Morto Comelli, ragioniere e volontario

Ha lavorato in Prefettura, al Coreco e al Comune di Pordenone, attivo in molte associazioni

CORDENONS. Lutto nella comunità di Cordenons. Vinto dalla malattia che combatteva da circa un anno, venerdì all’hospice Via di Natale è morto il cavaliere ragioniere Giovanni Comelli. Aveva 72 anni ed era molto noto e stimato in città, ma anche in tutta la provincia nel campo amministrativo-finanziario e del volontariato. Dagli inizi come ragioniere nelle prefetture di Udine e Pordenone, era passato, dopo vent’anni, a lavorare per la Regione nel ruolo di responsabile, nell’ambito del Comitato provinciale di controllo di Pordenone, dell’esame dei bilanci dei Comuni e di tutti gli enti soggetti alla verifica. Di lui funzionari ed amministratori ricordano, oltre alla competenza professionale, il tratto umano sempre cortese e mite e la disponibilità assoluta a fornire pareri e consigli.

Dal 1996 al 2006 (anno del pensionamento) era stato assunto quale dirigente del settore finanziario del Comune di Pordenone. Fu anche revisore dei conti in numerosi Comuni ed enti pubblici e membro dei consigli di amministrazione delle case di riposo di Cordenons e di Morsano al Tagliamento, dove ha profuso competenza e operosità. Raggiunti dalla notizia della sua morte, lo hanno voluto ricordare anche l’ex presidente dell’asp Arcobaleno Celso Ongaro, di cui Comelli tra il 2011 e il 2016 fu vice, il quale lo descrive come una «carissima persona, molto corretto, assai poco incline ai giudizi e sempre disponibile ad aiutare», e l’attuale presidente Gianni Pulito, in quegli anni consigliere di minoranza. «La preparazione, non solo amministrativa ma anche relazionale e “umanistica” di Comelli – dice Pulito – erano evidenti e alla base della sua indiscussa autorevolezza. Era uno vero, schietto. Aveva l’attitudine ad aiutate e favorire i giovani, ai quali talvolta cedeva il posto in prima fila che sarebbe spettato di più a lui».

Non meno importante fu l’impegno che Comelli profuse nel campo del volontariato: quale probiviro in seno alla Pro loco di Cordenons e principalmente (assieme alla moglie Vilma De Benedet) nel Centro di aiuto alla vita di Pordenone dove per oltre un ventennio aveva svolto le funzioni di revisore dei conti. Oltre alla moglie, Comelli lascia i due figli che vivono a Milano, Alberto, direttore di banca, e Anna, farmacista, e una nipotina. I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa di sant’Antonio abate al Pasch, dove oggi alle 19.30 verrà recitato il rosario. (m.bi.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto