Daniele muore in casa a 57 anni: trovato il giorno dopo
Daniele Luciano risiedeva e San Vito al Tagliamento, lavorava alla Brovedani ed era un volontario della sagra di Rosa. I familiari: «Un uomo buono»

Tragedia a San Vito, dove Daniele Luciano, 57 anni, è stato trovato privo di vita riverso sul pavimento del salotto della casa in cui viveva da solo. A dare l’allarme è stata la vicina, che non aveva avuto più sue notizie dal giorno prima, quando nella tarda mattinata si erano salutati.
Come raccontano i familiari, il decesso sarebbe avvenuto tra le 12 e le 13 di sabato, ma è stato scoperto solo ieri intorno alle 14 quando è stato rinvenuto il corpo ormai senza vita. Non sono ancora chiare le cause della morte, la salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Solo lunedì si capirà se si procederà con un nulla osta, che permetterebbe ai parenti di organizzare subito i funerali, o se verrà disposta un’autopsia per far luce sulla scomparsa improvvisa. «Mio fratello era un gran lavoratore» racconta Riccardo Luciano. Insieme a lui ci sono anche la mamma Marcella e il papà Primo, oltre ai fratelli Davide e Fabio.
Per 27 anni metalmeccanico alla Brovedani, «Daniele era tifoso dell’Udinese. Per anni aveva il posto in Curva nord – continua il fratello, spiegando dell’amore di Daniele per il fiume che attraversa la città – era molto legato al Tagliamento, innamorato della grava. Per questo era soprannominato “Grave man”. Un uomo riservato rispetto alla sua vita lavorativa e privata, ma era molto dolce e buono». Per tanti anni, infatti, Daniele ha dato il suo contributo alla sagra del Pan Zal, dove prestava servizio ai tavoli.
L’evento è organizzato dal Comitato di Rosa, di cui lui era socio. Cordoglio è stato espresso dal presidente Giuseppe Giacomuzzo, scosso dalla scomparsa. L’amico Massimiliano Camasta lo ricorda commosso: «Era una persona buona, sempre disponibile se c’era bisogno di qualcosa. Nei periodi difficili mi ha aiutato molto».
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