Mortegliano in lutto per la morte di Riccardo Viola

Aveva 79 anni. Fotografo e testimone da oltre mezzo secolo della vita in Friuli

MORTEGLIANO. La comunità è in lutto per la scomparsa di Riccardo Viola, fotografo e attento testimone da 55 anni della società e dell’arte in Friuli. Aveva 79 anni.

Solo un mese e mezzo fa la ristrutturazione dello studio e negozio in via Udine, salutata da tanti amici ed estimatori. Riccardo allora stava già poco bene – una malattia inesorabile lo aveva colpito due anni fa –, ma per l’occasione aveva messo in moto tutte le energie.

Era la festa per l’oltre mezzo secolo di attività e per il passaggio del testimone alla figlia Renata, che ha condiviso passione e impegno professionale e che dal manifestarsi del male è stata vicina a Riccardo con affetto e condivisione profonda assieme alla moglie Gina e all’altra figlia Barbara, che abita nel Vicentino.

A loro si stringeranno per l’ultimo saluto parenti, compaesani e tantissime persone da fuori Comune e da tutto il Friuli domani alle 15, nel rimpianto di una persona dotata di grandi valori di umanità, socialità e competenza professionale. Ha documentato storie di persone, famiglie, manifestazioni, luoghi d’arte e produzioni artistiche.

Viola, originario di Rivignano, si era formato a Spilimbergo nello storico studio di Stanislao De Rosa. Trasferitosi a Mortegliano, aveva collaborato con prestigiose istituzioni culturali, firmando un’infinità di cataloghi per mostre di artisti, ultimo Nando Toso.

Ha lavorato per il Centro di catalogazione di Villa Manin, su chiese in particolare; per i Civici musei e Museo diocesano di Udine; innumerevoli gli scatti utilizzati dalla Società filologica friulana, in particolare per i Numeri unici.

Ha operato a supporto del Centro friulano arti plastiche, del Museo diocesano di Pordenone, inoltre della Deputazione di storia patria per la recente collana sulle chiese, sostenuta dalla Fondazione Crup e diretta da Giuseppe Bergamini.

Non saranno dimenticati il suo sorriso e il suo esempio.

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