Morta Lella Valle Vignelli, icona del design moderno

Nata a Udine, sorella di Gino e moglie di Massimo, viveva a New York. Aveva 82 anni. Con il marito aveva fondato uno studio conosciuto in tutto il mondo

UDINE. Il mondo del design e dell’architettura ha perso una delle menti più brillanti e innovative del settore. Si è spenta a New York, qualche giorno prima di Natale, Elena Valle (chiamata da tutti Lella), sorella dell’architetto udinese Gino Valle e moglie del designer Massimo Vignelli (deceduto nel 2014). Malata da alcuni anni, è morta il 21 dicembre scorso: aveva 82 anni.

Lella Valle era nata a Udine il 13 agosto 1934. Dopo gli studi liceali al classico Stellini, ha studiato architettura a Venezia, laureandosi nel 1962.

Prima, però, grazie a una borsa di studio ottenuta nel 1958 è approdata al Massachusset Institute of Tecnology e ha lavorato come junior designer nel prestigioso studio Skidmore, Owings & Merril.

Nel 1957 ha sposato il designer Massimo Vignelli, originario di Milano, con il quale ha fondato nel capoluogo lombardo lo studio Lella and Massimo Vignelli Office of Design and Architecture, studio specializzato in design di prodotto, d’interni e graphic design. Dalla loro unione sono nati i figli Luca e Valentina.

Nel 1971, dopo essersi stabilita definitivamente negli Stati Uniti e dopo un’esperienza internazionale con lo studio Unimark International, la coppia ha fondato lo studio Vignelli Associates a New York, dove Lella ha ricoperto la carica di amministratore delegato.

Nel 1985, per andare incontro alle crescenti esigenze di mercato, lo studio si è trasferito in uno spazio più grande, sulla 10th Avenue.

Per circa cinquant’anni Massimo e Lella hanno svolto un’intensa attività spaziando dal graphic design, al design di prodotto e di arredi, settore in cui Lella è stata particolarmente brillante, progettando sedute per marchi come Poltrona Frau, Poltronova e Acerbis International.

Marito e moglie – il cui lavoro è stato raccontato in due documentari trasmessi in tutto il mondo – hanno lavorato assieme per tutta la vita, vincendo moltissimi premi e diventando un’icona del design del Novecento. Loro anche la grafica della mappa della metropolitana di New York.

I lavori di Lella Valle sono stati raccolti in pubblicazioni di settore, negli Stati Uniti e all’estero. Alcuni sono inclusi nelle collezioni permanenti di molti musei prestigiosi, come il MoMA di New York, il Cooper-Hewitt Museum, il Metropolitan Museum of Art, il Musee des Arts Decoratifs di Montreal e il Die Neue Sammlung di Monaco.

E un’esposizione monografica del lavoro dello studio Vignelli Associates è stata allestita a San Pietroburgo, Mosca, Helsinki, Londra, Budapest, Barcellona, Copenaghen, Monaco, Praga e Parigi fra il 1989 e il 1993. Lella, inoltre, nel 1982 ha ricevuto la laurea honoris causa della Parsons School of Design di New York.

E tra i riconoscimenti più recenti, l’Architecture Award dall’American Academy of Arts and Letters di New York nel 2005 e, l’anno precedente, il Visionary Award dal Museum of Art and Design della Grande Mela.

«Non l’ho mai conosciuta personalmente – racconta l’architetto Giulio Avon –, ma mio zio Francesco Tentori era stato compagno di università, a Venezia, di Massimo Vignelli ed era stato anche a trovare la coppia a New York: tra loro c’era un rapporto di stima reciproca.

«Me la ricordo a scuola – riferisce un altro architetto udinese, Federico Marconi (che ha fatto l’apprendistato nello studio Valle con Gino e l’altra sorella Nani) –, quando frequentava lo Stellini, poi dopo il suo trasferimento a New York ci siamo persi un po’ di vista, anche se ci siamo incontrati ancora, sia negli States sia in Italia. Come tutti i Valle, Lella era determinata e studiosa. Una donna decisa e appassionata del suo lavoro».

Vignelli, invece, l’aveva conosciuto all’università: «Fin da subito – sottolinea l’architetto Marconi – aveva dimostrato sorprendenti qualità nel campo del design. Lui a Lella erano una coppia affermata, si completavano a vicenda. Insieme – conclude – hanno saputo onorare l’Italia con il loro lavoro».

La professionista è stata cremata e le sue ceneri sono state sistemate all’interno di un particolare contenitore funerario – realizzato dagli stessi Valle-Vignelli – nella St. Peter’s Church a Manhattan, dove riposa anche il marito. Nei prossimi giorni sarà organizzato il suo “Memorial service”, una cerimonia non religiosa.

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