Morta in Giamaica, slitta il rimpatrio della salma

MANIAGO. Slitta il rientro dalla Giamaica della salma di Rossella Mazzoli, l’insegnante maniaghese di 52 anni morta domenica sull’isola caraibica mentre si trovava in vacanza con le due figlie minorenni. Il consolato e l’agenzia di viaggio sono al lavoro per sbrigare in maniera tempestiva le pratiche, ma diverse autorizzazioni diplomatiche e collegate alle assicurazioni richiedono tempo per essere portate a compimento. Di conseguenza, l’iter subisce alcuni rallentamenti, legati anche alle difficoltà di comunicazione dovute al fuso orario (sette ore in meno rispetto all’Italia). Già da oggi, comunque, potrebbero esserci novità: i familiari sono, infatti, fiduciosi che la situazione possa essere sbloccata e la salma di Rossella possa rimpatriare presto.
Il marito Raffaele Canderan è, infatti, in contatto costante con il console. Nei prossimi giorni si saprà, quindi, anche la data in cui saranno celebrati i funerali. Intanto, le ragazze hanno fatto rientro a Maniago nel corso della notte. Le giovani si erano imbarcate, infatti, lunedì sera e ieri sono arrivate all’aeroporto di Milano Malpensa, dove ad accoglierle c’era il padre Raffaele. L’uomo, che aveva condiviso con la moglie e le ragazze otto giorni della vacanza in Giamaica ed era stato costretto a rientrare il 2 gennaio a Maniago per motivi di lavoro, era in costante contatto telefonico con le figlie e, dopo la morte di Rossella, sarebbe voluto ripartire immediatamente verso l’isola del mare dei Caraibi, ma tra il viaggio, che ha una durata di 13 ore, e il fuso avrebbe impiegato un tempo superiore rispetto a quello del tragitto compiuto dalle ragazze per rientrare a casa.
Per la morte prematura della 52enne, la comunità di Maniago e il mondo della scuola sono pervasi da un dolore che si fa sempre più intenso man mano che si prende coscienza della perdita. «La scomparsa improvvisa della professoressa Rossella Mazzoli priva la scuola media di una persona capace e disponibile, particolarmente attenta al mondo degli alunni in difficoltà – ha affermato Anna Olivetto, assessore all’istruzione, nonché docente di lettere alla scuola media Marconi, dove Rossella lavorava come insegnante di sostegno –. Personalmente perdo una collega stimata che mancherà a tutti per l’umanità e il sorriso sempre pronto. Alla famiglia, in modo particolare alle due figlie, va un affettuoso pensiero».
Giulia Sacchi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto