Morena, una mostra dedicata a Coccolo a 10 anni dalla morte
“Mior il gjal, ti dis io”. Il consiglio di Zulema al marito Innocenzo Coccolo, celebre pittore e decoratore di Feletto scomparso nel 2006, è ancora impresso nella mente del figlio Claudio. «Papà aveva vinto il primo premio a una sagra di paese, con Gianni Borta. In palio c’erano un gallo e una grossa forma di formaggio – racconta il primogenito dell’artista classe 1916 –. Voleva scegliere il secondo, poi invece ha ascoltato mia madre: ha fatto bene, il formaggio in mezz’ora era sparito». Divertente, creativo, impegnato. Ce ne sono tanti di aneddoti su Innocenzo Coccolo, fondatore del Gruppo artistico Cormôr. Per ricordare il padre, a dieci anni dalla sua morte, Claudio Coccolo ha allestito una mostra, aperta fino a mertedì 31 maggio, al bar Vera, in località Morena. Sono 18 i quadri esposti, tra nature morte e paesaggi. «Quando ero bambino passava le domeniche d’estate a dipingere: lui e i pittori della zona si riunivano per discutere e partecipare alle ex tempore - aggiunge –. A casa, in via Raffaello Sanzio a Feletto, aveva il suo studio, che esiste tuttora». Uno spazio in cui Coccolo esprimeva la sua arte, «una passione intensa, nata perché ai tempi non c’era niente, poi diventata parte di lui». (m.t.)
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