Mondo dell'arte in lutto: è morta la pittrice Giuditta Dessy. Aveva esposto le sue opere anche a Parigi

CODROIPO. Il mondo dell’arte è in lutto per la scomparsa a 88 anni della pittrice Giuditta Dessy. Le è stato fatale un malore improvviso, che l’ha colpita due settimane fa.

Discendente della nobile famiglia Antonini, friulana di fatto ma con radici sarde, Giuditta Dessy è entrata giovanissima nel panorama artistico regionale. Dopo il diploma al liceo scientifico, ha iniziato a frequentare lo studio di Fred Pittino, che resterà il suo unico maestro. Da subito si è distinta in numerose mostre a Venezia, Torino, Milano, Padova, Parigi, Roma.

La sua ricerca è partita dalle atmosfere metafisiche delle piazze di De Chirico per evolversi precocemente in uno stile assolutamente personale nella tecnica, nei contenuti e nei messaggi.

È entrata a far parte del Centro friulano arti plastiche, animato allora dagli artisti fondatori Grassi, Lessana, Mitri, Baldan, Merlo, Toso e Pittino. Da lì è stato un crescendo di mostre collettive e personali, nazionali e internazionali, che l’hanno portata a crearsi un nome di rilievo in Friuli.

Appassionata di filosofie orientali e parapsicologia, la sua pittura degli ultimi due decenni sondava gli abissi della mente alla ricerca dei percorsi di un’energia intesa come fonte di inizio, evoluzione e trasformazione. Dal 2011 al 2018 è stata presidente del Dars (Donna arte ricerca e sperimentazione di Udine), fondato nel 1989 assieme a – tra le altre – Dora Bassi e Isabella Deganis. Era inoltre socia dell’associazione FormaeMentis di Udine e appartenente al gruppo di ricerca Athanor.

Lucrezia Armano, attuale presidente del Dars, ricorda sua madre come un’artista schiva, timida e «terrorizzata da tutte le apparizioni pubbliche»; nel privato era invece una donna estroversa, allegra e di grande socialità: «Restano famose le inaugurazioni delle sue mostre personali in cui, al momento della presentazione, scompariva dalla scena come se non fosse lei la protagonista – rileva ancora la figlia –; veniva poi trovata a chiacchierare candidamente all’esterno della galleria con una sigaretta in mano».

Nella vita di Giuditta Dessy ha rivestito grande importanza anche la scuola. Dopo la laurea in scienze naturali, si è abilitata all’insegnamento di matematica e fisica, ottenendo la cattedra all’istituto Malignani di Udine prima nella sezione edilizia e poi fino alla pensione nella sezione aereonautica. La figlia ricorda ancora, sorridendo, che in 38 anni la professoressa Dessy non è mai arrivata puntuale quando aveva la prima ora e che alla consegna dei compiti in classe «se chiamava l’allievo ridendo significava sicuramente un brutto voto».

La pittrice aveva lo studio a Passariano dove, fino a pochi giorni fa, abitava con il marito Sandro, stimato agronomo d’altri tempi e nobiluomo della famiglia Manin.

La figlia ringrazia il personale medico e infermieristico del reparto di terapia intensiva di Cardiochirurgia dell’ospedale di Udine «per le cure e per lo straordinario lavoro che fanno quotidianamente in questo periodo difficile». L’ultimo saluto a Giuditta Dessy sarà dato oggi alle 14 nella chiesa del cimitero monumentale San Vito di Udine. —


 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto