Modella per caso, Beatrice incanta tra un esame e l’altro

La giovane udinese frequenta Giurisprudenza a Milano. Partecipa a un casting per Ovs, finisce su Marie Claire
Una passeggiata in centro per liberare la mente dopo l’ennesimo esame all’università. Davanti al naso, casualmente, un annuncio incollato a una vetrina. C’è un casting per modelle qualche fermata della metro più in là. Che fare? Puoi voltarti dall’altra parte e rinunciare. Oppure puoi buttarti e ritrovarti – magari – all’inizio di un gran bel sogno. Beatrice Cabrini, 22enne di Udine e studentessa di Giurisprudenza alla Cattolica di Milano, ha imboccato la seconda strada. Un mese dopo il suo viso e il suo elegante metro e 80 sono stampate sulle pagine del magazine di moda Marie Claire.


«È una bella soddisfazione – dice Beatrice –. Avevo appena dato un esame, sulle vetrine di Ovs c’era l’annuncio: cercavano aspiranti modelle. La giornata di casting sarebbe finita poco dopo. Mi sono buttata». Struccata, maglietta nera e pantalone scuro. In corso Buenos Aires l’aspettava una lunga coda. Come lei oltre 500 ragazze. Qualche scatto e via. «Poco più tardi mi hanno annunciato che avrei partecipato allo shooting per Marie Claire». Le cose cominciano a girare a velocità impensabile. In pochi giorni trova un’agenzia (la 26 Models Milano) e prende parte uno showroom per Genny. Appassionata di sport, studiosissima (doppio diploma al liceo Percoto e ora viaggia con una media del 29, 7), non si era mai dedicata seriamente alla moda prima. «In Friuli ho fatto qualche lavoretto, poi ho provato anche a Milano nel 2014 – racconta – davanti alla richiesta di dimagrire ho lasciato perdere». Si è concentrata sullo studio. Poi, a settembre, ha colto l’occasione. «Mi piace vestirmi, curare l’abbigliamento, fotografare e farmi fotografare – svela –. Voglio diventare magistrato, ma vivere a Milano costa e fare la modella mi permette di arrotondare. Punto alla laurea, ma se dovesse andare bene nella moda ne sarei felice». Occhi celesti e capelli biondi («Dicono che assomiglio a Cara Delevingne, ma il mio riferimento è Bianca Balti»), portamento perfetto, fisico slanciato. «Sarebbe bello sfilare per un grande stilista o magari finire su un cartellone pubblicitario…». Beatrice ha le idee chiare. «Ciò che non mi piace di questo mondo è che spesso usano le donne come un oggetto. Dispiace vedere come certe modelle, soprattutto straniere, siano costrette a sottostare a pressioni inaccettabili – afferma –. Io mi sento un outsider. Ho il mio appartamento, gli studi da portare avanti, condivido con il mio agente passioni e valori: sono fortunata». Tutta la famiglia (mamma, papà e i due fratelli) è dalla sua parte. «Mio padre – conclude – mi ha insegnato che per raggiungere i propri obiettivi bisogna faticare, che non è tutto dovuto: io continuerò a farlo».


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