Mobilificio Europeo, da Roma arriva il sì alla cassa integrazione

PRATA. Garantiti gli ammortizzatori sociali ai circa 200 lavoratori del mobilificio Europeo: è stata infatti approvata a Roma la cassa integrazione straordinaria per un anno. Il provvedimento ha valore retroattivo e l’assegno di cigs sarà quindi corrisposto per il periodo di un anno a partire dal 20 luglio scorso. Domani mattina a Roma si giocherà un’altra partita importante per il futuro del mobilificio cessaltino: le organizzazioni sindacali incontreranno infatti il ministro dello Sviluppo economico Zanonato.
I lavoratori per il momento possono tirare un sospiro di sollievo in quanto per un anno potranno godere della cassa integrazione straordinaria: il provvedimento è infatti stato firmato nei giorni scorsi e ora ci saranno da aspettare i tempi tecnici di liquidazione da parte dell’Inps. Il provvedimento riguarderà tutti i 200 lavoratori dei tre stabilimenti di Cessalto, Motta di Livenza e Prata di Pordenone, quest’ultimo situato in via Silvia Pellico era una piccola divisione di verniciatura dei mobili.
Ora l’attesa è tutta rivolta all’incontro di lunedì con Zanonato, nel quale sono riposte le ultime speranze di un incentivo per far ripartire l’attività, ferma dallo scorso agosto. «Non ci facciamo vane illusioni – ha commentato il segretario provinciale della Cgil di Treviso Giacomo Vendrame – quello che ci aspettiamo da questo incontro col ministro è l’avvio di un percorso condiviso di progressivo rilancio dell’intero comparto e risposte concrete ai bisogni dei lavoratori, in particolare di quelli coinvolti dall’emergenza Europeo». Dalla trasferta romana i sindacati si aspettano qualche soluzione alla crisi aziendale. «Quella di Europeo è una situazione complessa e per certi versi molto poco chiara – ha concluso Vendrame – faremo tutto il possibile per affrontare la crisi dell’azienda che conta circa 200 dipendenti e salvaguardare posti di lavoro e reddito di lavoratori e famiglie. L’incontro che le parti sindacali hanno chiesto al ministro Zanonato non mira solo a tracciare un percorso risolutivo per l’Europeo ma anche a gettare le basi per rimettere in moto il settore proprio partendo dall’occupazione».
Claudia Stefani
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