Mobbing dal dirigente Inpdap In aula spuntano altre accuse

Nuovo contenzioso di fronte al giudice del lavoro, con richiesta di risarcimento, per Emilio Gregoris, 51enne di Spilimbergo, dirigente tra il 2007 e il 2009 della sede Inpdap di Udine. Ieri, nel...

Nuovo contenzioso di fronte al giudice del lavoro, con richiesta di risarcimento, per Emilio Gregoris, 51enne di Spilimbergo, dirigente tra il 2007 e il 2009 della sede Inpdap di Udine. Ieri, nel procedimento che vede pendere su Gregoris accuse di mobbing nei confronti di una funzionaria, sono sfilati di fronte al giudice monocratico alcuni dipendenti delle sedi di Udine e Pordenone. Ed è stata la deposizione di Mario Altobello, 54enne di Pasian di Prato, funzionario dell’ufficio gestione del personale a Udine, a rivelare che la donna che ha avviato la causa per mobbing non sarebbe stata l’unico bersaglio di Gregoris. Altobello ha confermato di aver più volte sentito l’ex dirigente riferirsi alla donna definendola “la nanerottola”, “la madama”, “la padrona”, e di averlo sentito pronunciare frasi come “che le venisse un accidente”, “che possa morire”, “che le passasse un camion sulla testa” e via così.

Poi però, incalzato dall’avvocato di parte civile, il teste ha ammesso di essere stato egli stesso vittima di provvedimenti ritenuti arbitrari, in quanto solidale con la funzionaria apostrofata in malomodo, colpita da note di demerito e “mobbizzata” al punto da avere conseguenze dal punto di vista della salute.

Oltre al mancato riconoscimento delle missioni che avrebbe colpito entrambi, Altobello sarebbe stato anche revocato dalla sua posizione amministrativa. Un provvedimento che lo avrebbe portato ad assentarsi dal lavoro per un lungo periodo in conseguenza allo stress accumulato e in seguito al quale avrebbe proposto un ricorso sfociato un’ordinanza di reintegro. A pronunciarla nel dicembre 2009 sarebbe stato il giudice del lavoro e proprio in seguito a quel pronunciamento è partita la causa risarcitoria, preceduta da un fallito tentativo di conciliazione.

Simmetriche le deposizioni rilasciate da alcuni dipendenti della sede di Pordenone, dove Gregoris sarebbe stato trasferito e dove l’eco dei suoi rapporti burrascosi con la dipendente sarebbe giunta con tanto di coloriti epiteti.

Prossima udienza il 26 marzo 2012. (a.c.)

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