Missione nordest per Banca Friuladria

Chiara Mio nominata presidente, una delle poche donne ai vertici di una banca. «Cresceremo ancora in Veneto»
FOTO MISSINATO - FRIULADRIA CHIARA MIO
FOTO MISSINATO - FRIULADRIA CHIARA MIO

PORDENONE. L’ufficialità – anche se la notizia era nell’aria da giorni – è arrivata ieri pomeriggio al termine del cda. Chiara Mio è la nuova presidente di Friuladria Crédit Agricole ed è una delle prime presidenti donna di una banca ordinaria in Italia. Un fatto molto poco ordinario visto che, come scherzava ieri il direttore generale Carlo Crosara, nel brindare con Mio, «la decisione ha scioccato più di qualcuno perché nell’ambiente bancario è una novità assoluta».

Una novità che rispetta però la tradizione del territorio, come ha fatto intendere lo stesso Giampiero Maioli, amministratore delegato del gruppo Cariparma Crédit Agricole e responsabile per l’Italia del colosso francese. «E’ con orgoglio che assumo questo incarico – ha detto la neopresidente – e ringrazio il consiglio di amministrazione per la fiducia. Il ruolo di presidente è quello di garante nell’equilibrio delle necessità dei vari portatori di interesse. Stiamo vivendo un momento particolare in cui le imprese che producono fatturato non sono necessariamente quelle che vanno meglio. Siamo di fronte a un cambio di paradigma per cui vincono le imprese e le banche che non si limitano a fare quel che hanno imparato a fare ma tentano strade nuove, innovando e investendo anche nelle risorse umane».

L’innovazione di Friuladria va cercata nel profilo professionale di Mio, professore ordinario del Dipartimento di Management di Ca’ Foscari e quindi anello di congiunzione tra il mondo bancario e quello delle imprese. Da ricercatrice e docente – «impegno che manterrò part time perché è interesse della banca avere un legame con il mondo universitario» – Mio porterà una visione innovativa all’interno della banca. A ciò si aggiunge il fatto – ha detto Maioli – «che tra le expertise di Mio c’è anche lo studio sulla responsabilità sociale, tema sul quale stiamo investendo molto».

Per quel che riguarda la continuità con il passato, il fatto che la neopresidente (in cda da marzo) sia di Pordenone e operi in Veneto, risponde alla volontà del gruppo di mantenere una governance federale. «Sarebbe contro natura mettere in discussione il modello federale della Banca. Il nostro rapporto con il territorio non è uno slogan come avviene in altre banche, per cui la nomina di Chiara Mio è un messaggio che testimonia il legame con il territorio, dove per territorio non intendiamo Pordenone bensì il Nordest» ha specificato Maioli. E Crosara ha aggiunto: «I numeri di Friuladria dicono da due anni che la nostra banca è la migliore del Nordest. Dei nostri 14 mila azionisti, oggi il 25 per cento circa sono del Veneto, dove acquisiremo ulteriori quote di mercato».

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