Militare operato al ginocchio muore di embolia dopo due giorni

Il militare si era affidato all’ospedale di Spilimbergo per lesioni ai legamenti crociati. L’intervento aveva visto rispettate tutte le procedure ed era perfettamente riuscito
SPILIMBERGO.
Morto a 30 anni due giorni dopo essere stato operato al ginocchio sinistro per una lesione ai legamenti. Vittima di quella che, al momento, pare essere una tragica fatalità, è Francesco Mustun, caporalmaggiore scelto in servizio al 7º Reggimento trasmissioni di stanza alla caserma “Scipio Slataper” di Sacile.


Originario di Palermo, da qualche tempo il giovane militare risiedeva a Sacile assieme alla moglie. La coppia non aveva figli.


L’improvviso decesso è avvenuto nella mattinata di ieri all’ospedale di Spilimbergo. Stando a quanto ricostruito, Francesco Mustun aveva da tempo programmato un intervento chirurgico per sanare una lesione ai legamenti del ginocchio sinistro. L’intervento era stato effettuato giovedì mattina dall’équipe di Chirurgia ortopedica del nosocomio spilimberghese, scelto dal caporalmaggiore per la buona fama che la divisione vanta.


L’operazione, in effetti, era perfettamente riuscita e il decorso post operatorio, almeno nell’immediato, non aveva mostrato alcun intoppo. E si arriva a ieri mattina. Tutto regolare fino alle 8, quando le condizioni del paziente sono improvvisamente peggiorate. Tempestivo l’intervento dei sanitari, che hanno effettuato tutti gli accertamenti e sottoposto il giovane uomo a tutti i provvedimenti del caso. Ma non c’è stato nulla da fare. Stando a quanto si è saputo, a causare il decesso di Francesco Mustun sarebbe stata un’embolia. Secondo quanto dichiarato ieri all’Ansa dai sanitari, «nonostante si tratti di eventi rarissimi, questo tipo di complicanze è previsto dalla letteratura scientifica legata a operazioni chirurgiche, anche se svolte in anestesia periferica come quella a cui si era sottoposto il paziente».


Segnalato all’autorità giudiziaria, accertamenti sul caso sono stati effettuati ieri dai carabinieri della Compagnia di Spilimbergo, su disposizione del comandante interinale, luogotenente Giorgio Menga. Si tratterebbe di verifiche di routine, in quanto sull’improvvisa morte al momento non c’è notizia di un eventuale fascicolo d’indagine, così come nessuno risulta iscritto nel registro degli indagati. Il direttore sanitario dell’ospedale unico di San Vito al Tagliamento-Spilimbergo, Roberto Celotto, ieri ha dichiarato «Vogliamo sapere le ragioni per cui il giovane militare è deceduto».


Dall’affermazione non è dunque azzardato ritenere che saranno effettuati ulteriori accertamenti sulle cause della morte. Non sono, in ogni caso, assolutamente ravvisabili negligenze: l’intervento cui è stato sottoposto Francesco Mustun ha visto rispettati tutti i protocolli e le procedure ed era, oltretutto, perfettamente riuscito. Un intervento che viene considerato delicato, ma non complicato. Ma con le incognite, purtroppo, non è possibile fare i conti.


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