Michela, la ragazza col sorriso e fiera del suo borgo

SPILIMBERGO. Lei, quella ragazza, la conosceva fin da bambina. L’aveva vista crescere e diventare una donna, sempre accanto a sua figlia Stefania, coetanea e migliore amica.
La stessa Stefania che, due sabati fa, convolata a nozze con il suo Alessandro nel duomo di Santa Maria Maggiore a Spilimbergo, per il giorno più importante della sua vita aveva voluto proprio Michela accanto a sé, a farle da testimone.
E’ incredula e attonita Paola Larise, anima, assieme al fratello Andrea e alla mamma Assunta, del gruppo storico del Borlùs, associazione che riunisce i residenti, e non solo, di piazza Borgolucido, fra i protagonisti nell’organizzazione, e nella buona riuscita, della sfilata in costume medievale che caratterizza gli appuntamenti agostani delle Giornate storiche della Macia.
Evento cui Michela Baldo avrebbe partecipato anche quest’anno, indossando il suo abito e fiera di essere una spilimberghese, perdipiù rappresentante del Borlùs, il borgo che l’aveva adottata e di cui si sentiva parte grazie all’amicizia proprio con Stefania Bonutto. «Più che un’amica, era una sorella» ripete Paola Larise.
«Essendo entrambe figlie uniche, hanno vissuto insieme le tappe della loro esistenza fin da piccine, dalle scuole elementari: l’infanzia, l’adolescenza, i sogni, i primi amori e la scorsa settimana il matrimonio di Stefania, per cui Michela s’era data tanto da fare, organizzando assieme a me l’addio al nubilato, una festa bella ma semplice, come era lei.
Aveva anche avuto il bouquet da sposa di mia figlia, in segno di riconoscenza ma anche di buon auspicio, dopo un amore finito solo pochi giorni prima» prosegue la donna.
«Un amore – continua Larise – lo posso assicurare, cui Michela aveva creduto molto e per cui si era impegnata a fondo, nonostante la giovane età, salvo poi doversi rassegnare. Purtroppo succede: gli amori, le storie finiscono, ma nulla può giustificare un atto del genere».
La madre della migliore amica di Michela conferma che la ventinovenne «era una donna meravigliosa, una persona buona, senza alcuna malizia, lo può confermare chiunque abbia avuto il dono prezioso di conoscerla».
Una ragazza, Michela Baldo, molto responsabile anche nel lavoro di addetta alle vendite nel supermercato Lidl di via dei Ponti, a Spilimbergo, che svolgeva da ormai otto anni, in cui si era fatta apprezzare per la sua professionalità e gentilezza dai clienti, e per la sua simpatia e generosità dei colleghi che, appena avuta notizia di quanto accaduto alla collega ed amica, hanno preferito chiudersi nel silenzio, affidando il loro pensiero di cordoglio ad un sintetico ma sentito comunicato stampa, esprimendo tutta la loro vicinanza ai familiari della giovane spilimberghese, la mamma Annamaria e al papà Flavio.
«Tutta Lidl Italia e, in particolare, i colleghi e amici del punto vendita di Spilimbergo si uniscono al lutto della famiglia di Michela. Il ricordo vivo del suo sorriso, della sua disponibilità e della sua dedizione al lavoro resterà sempre con noi» recita la nota del gruppo.
Parole di cordoglio che, per tutta la giornata, insieme i commenti alla prima notizia anticipata nella notte dal Messaggero Veneto, hanno inondato la pagina Facebook “Sei di Spilimbergo se...”, raccogliendo i pensieri di concittadini, amici, clienti uniti nel dolore per una esistenza spezzata troppo presto e senza alcuna ragione accettabile.
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