Michael Del Pin un taglialegna di livello mondiale

MEDUNO. Entra in campo al mondiale di taglialegna facendosi il segno della croce e puntando l’indice verso il cielo. Ce la mette tutta, forte anche del fatto che il suo amico che non c’è più lo sta guardando dall’alto e sta facendo il tifo per lui. Nelle prime tre prove è in testa, ma la rottura dell’ascia migliore incide, seppure di poco, sui tempi e Michael Del Pin, il ventenne di Meduno campione di taglialegna, non riesce a salire sul gradino più alto del podio al mondiale “Rookie world championship” di Marsiglia, dove ieri ha gareggiato nella categoria under 25, sfidando i migliori atleti internazionali. Michael ha conquistato il secondo posto: una medaglia d’argento dedicata a Fabio Zilli, il medunese di 35 anni che a dicembre ha perso la vita in un incidente lungo la Cimpello-Sequals e che seguiva sempre il taglialegna nelle gare. Fabio faceva parte del “Team spacamanari”, un gruppo di giovani che anche questa volta ha accompagnato Michael nella trasferta francese.
In occasione del mondiale, il team ha indossato un capo realizzato ad hoc per ricordare Fabio: t-shirt nere sulle quali campeggiano in arancione il nome Zilli e il tre, numero che il 35enne di Meduno aveva sulla maglia della squadra di calcio degli Amatori Tramonti. Un numero che anche Michael ha deciso di esibire sul cappellino indossato per entrare in campo e poi per salire sul palco.
«Fabio sarebbe stato felice di essere qui: dedico a lui questo traguardo»: sono le poche parole che Michael riesce a pronunciare al termine della gara. Poi la commozione prevale e la voce è rotta dal pianto. A Marsiglia, a rappresentare l’Italia c’era solamente lui: un traguardo non da poco e un motivo di orgoglio per il piccolo comune montano guidato dal sindaco Oreste Vanin, che ha rivolto un plauso al ventenne per la passione che dimostra e il traguardo che ha tagliato. Meduno ieri, grazie a Michael, è stato sotto i riflettori internazionali. Quanto alla gara, il giovane sportivo ha spiegato di essere stato «primo in tre prove su quattro. Nell’ultima non sono riuscito a usare la mia ascia migliore perché si è rotta. Per pochissimo è sfumato l’oro». Sul gradino più alto del podio un australiano e sul terzo un americano. «Prima della competizione non pensavo di battere l’americano: il livello dei miei avversari era molto alto – ha raccontato –. In gara ho iniziato a convincermi che potevo farcela». Michael ha voluto ringraziare i suoi genitori, il suo allenatore Cristian Stradella, punto di riferimento, il “Team spacamanari” e gli sponsor Aluffi srl, Wd40 Italia, Sport 4 team, Nasutti Adelio e la società agricola Agrimontana.
«Ho conosciuto Michael tre anni fa in palestra, quando era alle prime armi – ha raccontato Stradella –. Una volta deciso di intraprendere questa strada, ho voluto supportarlo. Lo seguo dal punto di vista atletico e alimentare. Abbiamo lavorato a lungo assieme e raggiunto traguardi importanti. Portare un atleta al mondiale è un’esperienza incredibile: sono fiero di lui e di questo risultato. La fiducia che ripongo in Michael è massima: non ho mai conosciuto ragazzi della sua età con una così grande determinazione».
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