«Mia madre è morta senza avere giustizia»

A Cassacco addio alla mamma di Giuseppe Guido Zanier, uno dei tre agenti uccisi nella “strage di Natale”

UDINE. «Mia madre è morta senza che giustizia sia stata fatta per suo figlio: in pratica nessuno glielo ha ammazzato. Mia madre si è spenta mercoledì, ma in realtà lei è morta quel 23 dicembre 1998».

Poche parole, forti e chiare. Sono di Giancarlo Zanier, fratello minore di Giuseppe Guido, uno dei tre poliziotti morti tragicamente a Udine in quella che è ricordata come la “strage di Natale”. Parole commosse, a poche ore dalla scomparsa, a 80 anni, della madre Monserrat Marco e alla quale proprio stamane, alle 10.30, sarà dato l’ultimo saluto a Cassacco.

Il questore ricorda il 13 dicembre 1998

Come si ricorderà, in viale Ungheria, scatta l’allarme di un negozio di telefonini e autoradio. Una pattuglia della Volante sta concludendo il giro notturno. Tre poliziotti si fermano: sono Giuseppe Guido Zanier, Paolo Cragnolino e Adriano Ruttar.

Uno di loro scorge un oggetto avvolto in un nastro adesivo giallo appeso con un gancio alla serranda e cerca di staccarlo. Ma ecco l’esplosione che provoca la morte dei tre agenti. Ruttar aveva già un ragazzino di 13 anni che, ora adulto, ha scelto la professione del padre.

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«Mia madre – rimarca Zanier – è morta 16 anni dopo senza aver avuto la soddisfazione che la giustizia abbia fatto il suo corso. Questo lo dico senza intenzione di fare polemica ma guardando in faccia la realtà. Sono convinto che lei avrebbe anche perdonato, non provava nessun odio, era generosa visto anche il suo lavoro di infermiera, ma lei avrebbe voluto sapere chi gli aveva ammazzato il figlio. Mia mamma è morta quel 23 dicembre».

Giancarlo Zanier, vincendo la commozione, ricorda quel fratello dal quale lo distanziavano solo 14 mesi, tanto che, dice, «eravamo come gemelli, lui per me era un esempio da portare avanti». Guardando il fratello, anche per lui la scelta di vestire una divisa: infatti, Giancarlo Zanier è carabiniere a Gradisca d’Isonzo.

E tanti i ricordi della mamma che all’ospedale di Udine, dove aveva lavorato 30 anni e dove si è spenta, conoscevano come “Marisa la spagnola”. «Quando ero bambino, abitavamo in città, prima che mio padre facesse la casa a Montegnacco, e io andavo ad aspettarla in ospedale».

Da anni, Monserrat era all’Opera Pia Coianz di Tarcento, l’immenso dolore aveva infatti minato gravemente il suo fisico. Giancarlo Zanier abita invece a Premariacco con la sua famiglia e ricorda l’amore che la madre aveva per il fratello che, a differenza di lui, era rimasto anche fisicamente vicino alla madre.

Era nato in Spagna come lei. Monserrat era venuta alla luce, infatti, il 22 maggio 1934 a Tudela, nella regione della Navarra vicino a Pamplona. A San Gallo, in Svizzera, aveva poi conosciuto Silvano Zanier, originario di Rigolato, morto a soli 49 anni. Ma il padre decise di tornare in Friuli, tanto che il secondogenito è nato a Tolmezzo 50 anni fa, mentre Giuseppe Guido, che oggi avrebbe 51 anni, era venuto al mondo a Saragozza.

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