«Mi sento ingannata, nel volantino elettorale non c’è traccia di questa proposta»

Egregio direttore,

la questione della raccolta “porta a porta” a Udine si fa sempre più calda. E non potrebbe essere diversamente poiché non sta bene alla maggioranza dei cittadini che, se avessero saputo prima le intenzioni dell'attuale sindaco, probabilmente non l'avrebbero votato: infatti non è vero che il provvedimento era nel programma elettorale come lui afferma!

Non ce n'è traccia nell'unico volantino elettorale diffuso da Fontanini con le sue idee per Udine (che allego). E non ce n'è mai stata traccia su Internet durante la campagna elettorale del programma di Fontanini. Mai una volta ne ha fatto cenno nei discorsi pubblici o nelle sue interviste e dichiarazioni in campagna elettorale, e neanche ne ha parlato sui giornali. Può darsi fosse nelle sue intenzioni, ma certo si è guardato bene dal farlo sapere a più di pochi intimi. Il che è anche logico perché elettoralmente sarebbe stato un boomerang! E dagli ultimi sviluppi è chiaro che nemmeno tutti i suoi della Lega ne erano al corrente... E allora, invece di limitarsi a dire che “era nel programma”, indichi il sindaco dove durante la campagna elettorale i cittadini avrebbero potuto leggere o sentire queste sue intenzioni.

Ora per contenere il palpabile fastidio che l’annunciato provvedimento sta creando nella popolazione, alcuni nella sua stessa maggioranza parlano di referendum… Chissà, forse si rendono conto della situazione e, visto il risultato bulgaro che probabilmente la consultazione otterrebbe, suggeriscono al sindaco un modo per fare marcia indietro dopo tanti pomposi annunci senza perdere la faccia…anche se ormai sindaco e giunta hanno deciso sulla testa dei cittadini e senza che il consiglio comunale si sia espresso.

I cittadini a Udine hanno sempre dimostrato, quanto a suddivisione dei rifiuti negli appositi cassonetti, grandi sensibilità e rispetto, portando la differenziata a percentuali altissime e che come ricompensa si trovano a essere trattati come un branco di irresponsabili da “addestrare” e costringere al nuovo sistema. Si individui e si punisca, piuttosto, in modo severo chi sgarra, invece di far pagare, imponendo il porta a porta a tutta la cittadinanza, le colpe di pochi!

Mirella Zannoni

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