Mezza Europa al “lunch show” della Jermann

Rappresentanti da Austria, Slovenia e Veneto. È l’ennesimo successo di “Fvg Via dei Sapori”

DOLEGNA. Cambia set, orario, formula e mette a segno l’ennesimo successo. Ospite ieri dalla cantina Jermann di Ruttars, a Dolegna del Collio, “Fvg Via dei Sapori”, il rodato appuntamento con la migliore enogastronomia di casa nostra, è andato sold out, richiamando nella suggestiva cornice dell’azienda di produzione vitivinicola ben 700 persone.

Tanti friulani e veneti, ma anche sloveni e austriaci si sono lasciati conquistare dalla formula ideata ormai qualche anno fa da Walter Filiputti, presidente dell’associazione Fvg Via dei Sapori, che ha saputo mettere insieme 20 vignaioli, 20 ristoratori e 16 artigiani del gusto.

Cinquantasei aziende in tutto che ancora una volta ieri hanno regalato un esaustivo spaccato di quanto c’è di meglio in regione sul fronte dell’enogastronomia.

Con un valore aggiunto. Anzi, due. La formula e il set. Gli ospiti infatti hanno potuto fare un vero e proprio tuffo nei sapori spostandosi tra le varie postazioni dei ristoratori, accoppiati come sempre a un vignaiolo del consorzio e – novità di quest’edizione – a un produttore vitivinicolo italiano o straniero, invitato dalle aziende del consorzio. Uno su tutti: Ca’ del Bosco. Dunque grandi nomi, una proposta agile, ma di grandissima qualità, e un set unico.

Immaginate il Collio goriziano. Le colline vitate di Ruttars che si inerpicano verso l’antico castello di Trussio.

Il cielo terso, quasi accecante, che costringe ad abbassare lo sguardo verso quella terra profumata che in quest’angolo di Friuli Venezia Giulia regala alcuni dei migliori vini d’Italia. Comprese le bottiglie di Silvio Jermann che ieri ha aperto le porte della sua cantina gioiello ai 700 ospiti di Via dei Sapori.

Un’occasione davvero unica per entrare nella pancia di quest’azienda che ieri per un giorno si è concessa una “distrazione”, tralasciando l’operosità che la contraddistingue, per farsi set, complici le sue notevolissime architettura, di una grande festa.

Per dirla all’anglosassone un lunch show. Pranzo, per la prima volta, al posto della tradizionale cena, iniziato ieri proprio davanti all’ingresso della cantina. Impossibile restituire il ricchissimo menu – costato a Filiputti mesi di “contrattazione” con i soci del consorzio -, basti l’aperitivo a rendere l’idea: Ostriche di Jolanda de Colò e Ribolla Gialla di Manlio Collavini.

«Oggi è come dar vita a un sogno – ha commentato Michele Jermann, figlio del presidente –. Il fatto che un consorzio di valore come “Fvg Via dei Sapori” abbia scelto noi ci fa piacere e ci dà lustro».

Il lunch show è un’importante occasione di incontro e confronto tra aziende, ma è anche una grande opportunità promozionale per queste ultime che possono presentarsi a un pubblico – internazionale – attento ed esigente che ieri ha saputo essere un vero e proprio coprotagonista. Pronto a cimentarsi in una sfilata (di abiti e accessori, scelti con la stessa attenzione che per una prima a teatro) sfilata (di sapori).

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