Messi in salvo tre piccoli di rondine
Caduti con tutto il nido, sono stati portati al Centro fauna selvatica

CAMPOFORMIDO. Anche una nidiata di rondinini tra gli ultimi ospiti arrivati al Centro per il recupero della fauna selvatica di Campoformido. Erano caduti con tutto il nido, e la rondine, oltre che svolazzare preoccupata attorno ai piccoli che la invocavano pigolando, nulla ha potuto.
Ci ha pensato la padrona di casa – una signora di Colloredo di Prato – che, visto il cedimento strutturale del nido, probabilmente causato dal peso dei quattro piccoli (uno è morto per i traumi della caduta), ha pensato di consegnarli a Maurizio Zuliani, che gestisce in convenzione il servizio ex Provincia, ora regionale, a Campoformido in via San Daniele 11.
Ai tre rondinini, disorientati nel nuovo ambiente, Zuliani inizialmente ha dovuto aprire il becco, uno per uno, a ogni pasto per poterli nutrire con la siringa.
«Ma presto mi hanno riconosciuto come loro mamma», spiega. Infatti, quando lo vedono aprono il becco a piena gola. Devono essere accuditi ogni tre ore, ma fra un mese saranno in grado di cavarsela da soli e saranno liberi.
Così accade per tutti gli altri uccelli e gli altri animali consegnati, cuccioli senza mamma oppure feriti. «A volte – rileva ancora Maurizio Zuliani – si affezionano e restano per un po’ nei dintorni. Ma poi la natura li chiama».
(p.b.)
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