Messa in sicurezza dell’ex Frigo a Udine: denunciati quattro occupanti abusivi

Il sopralluogo nella mattina del 5 novembre con il comandante della polizia locale Carestiato e l’assessore Toffano. Sono state rinforzate le recinzioni esterne

L'area dell'ex Frigo a Udine
L'area dell'ex Frigo a Udine

Operazione messa in sicurezza, nella mattinata di mercoledì 5 novembre, a Udine, nelle zone dell’ex Frigo e dell’ex Macello di Udine, comprese tra via Sabbadini e via della Roggia. Sul posto gli agenti della polizia locale, con il comandante Paolo Carestiato e l’assessore Rosi Toffano e il personale dell’Ufficio manutenzioni del Comune di Udine.
Negli edifici dismessi sono state trovate quattro persone, due italiani e due stranieri, che sono state denunciate per l’ingresso abusivo.

E nei confronti di uno di loro, un cittadino indiano, risultato irregolarmente presente in Italia, è stato emesso un provvedimento di espulsione. Durante il sopralluogo sono cominciati i primi interventi di messa in sicurezza: gli addetti hanno provveduto al rinforzo delle recinzioni e, a seguire, saranno chiuse, con delle lamiere, anche alcune finestre.
«Si interviene – ha spiegato il comandante Carestiato – perché sono state trovate persone all’interno di questi immobili in disuso. In un edificio c’erano due italiani, un uomo e una donna sulla trentina, lui originario dell’Aquila, lei della provincia di Udine; in un altro, invece, c’erano due stranieri, un cinquantenne indiano con precedenti di polizia e un cittadino kosovaro di 25 anni. Sono stati identificati, accompagnati nei nostri uffici e denunciati per occupazione arbitraria di immobili pubblici. Nei confronti del cittadino indiano, risultato irregolare sul territorio nazionale, il prefetto ha disposto l’espulsione. Per lui c’è un ordine di allontanamento: sarà accompagnato a un Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) di Roma».

«Siamo intervenuti con il personale dell’Ufficio manutenzioni del Comune per chiudere gli immobili, in quanto occorre evitare che persone senza fissa dimora possano insediarsi indebitamente all’interno degli stabili in questione. Ci eravamo accorti che erano state divelte le reti metalliche di delimitazione e siamo intervenuti per verificare e per mettere in sicurezza l’area».
«È stato deciso – ha spiegato l’assessore comunale alla polizia locale e alla sicurezza partecipata Rosi Toffano – di mettere in sicurezza la zona e quindi di provvedere ad alzare delle murature o a rinforzare le recinzioni, proprio perché abbiamo verificato che in zona continuano ad esserci delle persone che entrano e che bivaccano all’interno».

L’ex Frigo e il progetto PNRR

L’area dell’ex Frigo era stata inclusa in un progetto del 2021 da circa 10 milioni di euro finanziato con fondi Pnrr. Tuttavia, il progetto si è rivelato sottodimensionato rispetto alle reali necessità di intervento: le più recenti valutazioni tecniche stimano infatti in oltre 23 milioni di euro il solo costo del consolidamento strutturale. Dopo aver richiesto una deroga sulle scadenze ministeriali, non accolta, e aver tentato di reperire ulteriori risorse, il Comune ha dovuto escludere definitivamente l’intervento dal perimetro del Pnrr, in attesa di una nuova progettualità. Proseguono invece i lavori di riqualificazione negli stabili dell’ex Macello, nel comprensorio del Museo Friulano di Storia Naturale.

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