Mercato dell’auto in crisi: la Cristofoli cede l’attività

La decisione della storica concessionaria udinese della Citroen dopo due anni di passivo. L’azienda dovrebbe passare ai veneti. Uil: contratto “ridotto” per i 36 lavoratori

UDINE. «L’orgoglio di una tradizione, ma anche l’impegno per il futuro». Sotto l’urto di una crisi che affama sempre più anche il mercato dell’auto, Cristofoli spa, una delle storiche concessionarie Citroen del Friuli, abdica al suo slogan preparandosi a passare di mano l’attività. I tre punti vendita dell’azienda - a Tavagnacco, San Vito al Tagliamento e Pordenone – potrebbero infatti esser presto ceduti alla concessionaria “Portomotori” di Portogruaro senza alcuna interruzione dell’attività. Il condizionale è però, al momento, ancora d’obbligo.

L’ultima parola starà infatti ai 36 lavoratori coinvolti, chiamati ad accettare individualmente le nuove condizioni contrattuali, diminutive – fa sapere il sindacato - rispetto a quelle che oggi garantisce Cristofoli. Non solo. L’impresa subentrante avrebbe stimato anche 16 eccedenze tra il personale che tuttavia, se l’operazione andrà in porto, saranno gestite attraverso il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per valutare poi, al termine del periodo di ammortizzazione, l’eventuale sussistenza degli esuberi. A fare il quadro della complessa trattativa in corso è stato, ieri, Andrea Sappa di Uiltucs Uil.

«Nel passaggio – ha detto il sindacalista – ai lavoratori sarà chiesto di rinunciare a tutta una serie di livelli retributivi, in pratica dovranno ripartire da zero. Questo almeno è quel che propone Portomotori e starà ora ai dipendenti dire se quella proposta l’accettano o meno. Un “no” rischia di vanificare l’operazione – continua - e di costringere Cristofoli alla cessazione d’attività anziché alla cessione. Dopo due anni di passivo, l’azienda ha deciso di fare questo passo, che stando a quanto riferitoci si traduce – conclude il sindacalista - nella cessione del parco macchine senza valori aggiunti, con il solo scopo di dar continuità all’azienda».

Azienda sul mercato da 90 anni. Era il 1923 quando Girolamo Cristofoli, nonno degli attuali titolari, iniziava la sua carriera di meccanico aprendo un’officina a San Vito al Tagliamento: era, all’epoca, uno dei pochi professionisti specializzati in auto nell’allora provincia di Udine.

 A portare avanti la gloriosa tradizione di famiglia ci hanno pensato poi la moglie, quindi i tre figli, che oggi si preparano a cedere il “gioiello di famiglia” sotto il peso della crisi. «L’azienda sta perseguendo la massima tutela dei lavoratori – ha detto ieri Luciano Cristofoli -. Stiamo cercando di garantire una continuità all’impresa così che non vi sia alcun pericolo di cessazione di attività».

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