Mensa scolastica, ricorso contro l’appalto

L’aggiudicazione alla Ottavian impugnata dalla Ladisa. In ballo un servizio da 3 milioni in cinque anni
SACILE. L’appalto della mensa scolastica a Sacile è finito davanti al Tar. L’aggiudicazione alla ditta Ottavian di San Vendemiano è stata impugnata dalla concorrente Ladisa Srl che ha un impianto produttivo a Brugnera.


Il ricorso al Tribunale amministrativo di Trieste era balenata a ottobre, subito dopo la decisione della commissione comunale di aggiudicare la gara alla Ottavian, che ha gestito il servizio per circa mille alunni, negli ultimi cinque anni.


«Ricorso per l’annullamento previa sospensione dell’aggiudicazione, di tutti i verbali della commissione giudicatrice, del disciplinare, del bando, del capitolato e di ogni altro atto» recita l’atto di giunta numero 179. L’obiettivo: «La dichiarazione di inefficacia del contratto eventualmente stipulato nella procedura aperta di affidamento del servizio di ristorazione scolastica e di somministrazione dei pasti agli utenti del servizio di doposcuola e del punto verde a ridotto impatto ambientale per il Comune di Sacile, che si costituirà in giudizio al Tar». In ballo 3 milioni 370.759,64 euro per un quinquennio di attività ristorativa nei plessi dell’istituto comprensivo e nei punti verdi estivi sacilesi.


Cinque le offerte arrivate da varie partio d’Italia per gestire l’attività dal primo gennaio del prossimo anno al 31 agosto 2023: sono state presentate dalle ditte Cir food di Reggio Emilia, Ep spa di Roma, Ottavian di San Vendemiano in provincia di Treviso e Sodexo di Cinisello Balsamo in Lombardia. Assieme a loro la Ladisa spa di Bari.


La Ottavian continuerà il servizio nel plesso Deledda per la proroga fino a Natale del bando precedente. L’appalto 2018 prevede 702.667 pasti. Ogni pasto costa 4,40 euro più l’Iva: il Comune interviene per integrare la spesa delle famiglie. Nel 2012 l’appalto era stato di 2 milioni 808 mila euro e la gara era finita, anche allora, davanti al Tar. Le ditte che avevano presentato offerte si erano scontrate sulla titolarità del servizio che interessa circa 130 mila pasti all’anno per un numero di utenti che oscilla tra 900 e mille.


«Tariffe invariate per la refezione e i trasporti per l’anno scolastico 2017-2018»: l’assessore sacilese all’istruzione, Carlo Spagnol, lo ha garantito alle famiglie che usufruiscono della mensa. Un terzo dei costi sono a carico del Comune: circa 100 mila i pasti scolastici, gli altri nei punti verdi.


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