Mensa, critiche al servizio della Duca d’Aosta a Cordenons

Le mamme: «I bambini vengono a casa da scuola con fame». Sotto accusa la gestione interna: «Cibo non tenuto in caldo»
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CORDENONS. A pochi giorni dal suo avvio il servizio mensa scolastica alla elementare Duca d’Aosta a Cordenons è finito, nuovamente, sotto accusa da parte dei genitori.

«I bambini anche quest’anno arrivano a casa con fame», scrive su un gruppo Facebook una mamma, che dice di riferire il pensiero comune dei genitori di un'intera classe, ma non solo, tant'è che, tra le righe, lascia intendere che qualche azione sarà attuata dalle famiglie.

«I genitori sanno già quello che devono fare – ha risposto a chi suggeriva di “verificare di persona” – Se non si risolve il problema i bambini verranno a mangiare a casa, come ci era stato detto di fare (dal Comune, ndr)». Riso con acqua, pasta dura, ragù bruciato, mozzarella ghiacciata e fagiolini bollenti sono gli esempi portati dalla mamma.

La responsabilità, va però precisato, non sarebbe della cucina, gestita dalla ditta appaltatrice del servizio, dato che lo stesso problema non si presenterebbe alla De Amicis di Nogaredo. «È la gestione interna della scuola che non tiene in caldo il cibo» chiarisce la mamma. Ci sarebbero addirittura gruppi di genitori e bambini che lo confermano.

Al Messaggero Veneto la mamma si è limitata a dire: «A questo punto proviamo ancora, altrimenti i bambini li portiamo a casa». Sarebbe questa, quindi, l'idea che aleggia tra quei genitori della elementare della piazza che non sono affatto contenti del cibo dato ai figli.

«Paghiamo 3,90 euro per non far mangiare i bambini – evidenzia la mamma riferendosi ai buoni pasto – E parlano anche di merenda sana... Se passiamo in Comune, come l'anno scorso, ci viene risposto: se non è di vostro gradimento non fate altro che far mangiare i figli a casa».

Un “invito” che le famiglie a questo punto starebbero valutando seriamente di cogliere.

In due settimane è già la terza volta che la mensa scolastica finisce sotto i riflettori dei genitori: prima per il problema dell’addebito dei buoni mensa on line iniziato con una settimana di anticipo (risolto), quindi per le lamentele da parte dei non residenti sui maggiori costi a buono applicati a chi non risiede in città.

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