Meno tecnologia e più natura ci renderanno uomini migliori

Web e media visti con gli occhi di un giovane: cosa salvare e cosa provare a cambiare Gioco, socializzazione e aria aperta per non trascorrere troppo tempo sullo schermo

Oggi il mondo ha tante problematiche, dalle più piccole a quelle di maggiore importanza. Tra queste, una in particolare sta influenzando molto il nostro modo di vivere ed è l’uso delle nuove tecnologie. Un settore, quest'ultimo, che si sta sviluppando soprattutto nei Paesi industrializzati che si trovano nella fascia temperata boreale, a nord del tropico del Cancro. Queste nuove tecnologie sono sempre in evoluzione e da parte dell’uomo c’è sempre più interesse nei loro confronti. È giusto, a mio parere, che ci sia curiosità per tutti i nuovi strumenti all'avanguardia che quasi quotidianamente il progresso ci offre, ma forse dovremmo anche considerare che, nel contempo, da questi stessi strumenti, ci facciamo troppo influenzare. Ad esempio passiamo ore e ore davanti agli schermi dei cellulari, ma poche volte questo tempo passato davanti a questi dispositivi viene utilizzato in modi utili come ad esempio lo studio. Spesso dedichiamo tanto del nostro tempo libero ai social (Instagram, Facebook, Snapchat etc) e ci comportiamo come se ci trovassimo in una condizione di ipnosi tant'è che l’interesse ci spinge a passare sempre più tempo ad usarli, magari facendoci anche gli affari altrui. Dal mio punto di vista nei social è la stessa persona che pubblica un post che non rispetta la propria privacy. Soprattutto noi ragazzi usufruiamo di questi mezzi e forse non è una grande idea lasciare degli strumenti così potenti in mano a degli adolescenti che spesso non si rendono nemmeno conto di quello che rischiano. Non solo. Va anche considerato il fatto che noi ragazzi (e non solo) tendiamo a farci influenzare, a seguire uno stile (ad esempio di abbigliamento) simile tra noi, prendendo spunto dalle foto che vediamo. Il mondo sta uniformandosi, i gusti delle persone stanno diventando sempre più simili. In occasione di una visita alla scuola del legno di Brugnera cui la nostra classe ha partecipato, un professore ha detto: “Al giorno d’oggi si cerca fantasia, si cerca diversità, carattere. Soprattutto nel settore lavorativo.” Ha ragione, decisamente. Penso che servano innovazioni che possano diversificarci, che ci impediscano di assomigliarci sempre di più. Se questi sono gli aspetti negativi, dobbiamo però anche considerare quelli positivi che, soprattutto in ambito lavorativo portano molti vantaggi. Alcuni lavori addirittura sono proprio basati sull’uso dei software e della rete. All’inizio, infatti, la rete fu inventata per scopi militari, per comunicare, per fornire indicazioni sulla posizione etc. Quando fu messa a disposizione di tutti (di chi se lo poteva permettere) diventò molto utile. Tornano agli aspetti negativi va considerato anche che lo smaltimento degli strumenti tecnologici rappresenta un problema serio in termini di inquinamento ambientale. Quest'ultimo determina il buco dell’ozono destinato a diventare sempre più grande. La temperatura terrestre aumenta e i ghiacciai un po’ alla volta si sciolgono. Questo provocherà l’innalzamento delle acque, fenomeno che metterà in pericolo tante zone della terra. Bisognerebbe ridurre l’inquinamento, in alcuni casi anche ritornare ai sistemi di “una volta” e fare più attenzione all’ambiente, che è prezioso per l’uomo. Servirebbe anche indirizzare noi ragazzi (gli uomini del domani) verso nuove abitudini di vita che prevedano meno utilizzo di tecnologie e maggiore rapporto con la natura. Io per prima vado ad esempio spesso al parco e mi sento bene, è bello. È un momento di distrazione e di gioco con gli amici: a pallone per esempio. Credo dunque, che piano piano, aumentando ciascuno la propria consapevolezza, si possa arrivare ad imboccare un'altra strada che porti a migliorare il futuro dell’umanità e della Terra.

Beatrice Cuccurullo





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