Mele, raccolta in anticipo in Fvg: pochi i danni della cimice

UDINE. Notizie confortanti sul fronte della frutticoltura: la raccolta delle mele viene anticipata e i danni della famigerata cimice asiatica sembrano quest’anno meno pesanti rispetto al recente passato. La conferma viene da uno dei principali produttori friulani, l’imprenditore Peter Larcher.
«Quest’anno la raccolta delle mele friulane inizia con dieci giorni di anticipo. Il motivo è l’andamento climatico del 2020, caratterizzato da un fine primavera ed estate senza eccessi di calore e con una regolare piovosità. Un ulteriore aspetto positivo, poi, riguarda la qualità dei frutti. Nelle ultime settimane – osserva Larcher, dell’azienda Pomis di Chiasiellis e del marchio Julia – abbiamo registrato importanti sbalzi termici, con differenze tra notte e giorno di 10-12 gradi con punte fino anche a 15 gradi. Questo fattore ha conferito ai frutti una base zuccherina alta e un bouquet di aromi eccezionale, premessa di un’annata davvero molto positiva».
La stagione 2020 si presenta favorevole anche per un altro aspetto, che tanti danni ha causato ai precedenti raccolti. «Fortunatamente – dichiara Larcher – quest’anno i danni causati dalla cimice asiatica sono stati minimi. Si può ipotizzare una serie di fattori che hanno determinato buoni risultati nella lotta all’insetto invasore. Certamente, lo stesso andamento climatico, in particolare con una primavera fredda, ha rallentato il proliferare delle generazioni di insetti. Inoltre, potrebbe essere un primo segnale dell’efficacia dell’introduzione dell’antagonista naturale, la famosa vespa samurai. Quel che è certo, comunque, è che la soluzione delle reti di protezione adottate in passato è risultata inadeguata e appare ormai superata».
Se in campagna il barometro delle mele friulane promette bene, sul fronte commerciale regna ancora l’incertezza. «I segnali che giungono sia dal canale Horeca sia da quello della grande distribuzione spingono a navigare a vista – conclude Larcher – non registriamo, infatti, un rimbalzo dei consumi dopo la conclusione dell’emergenza coronavirus. Certamente, la nostra azienda guarda avanti e continua a proporre novità. Tra queste la linea biologica del marchio Julia e l’adozione del packaging biodegradabile».
Nel 2019 la più grande cooperativa di melicoltori del Friuli Venezia Giulia con sede a Spilimbergo e presieduta da Livio Salvador, la Friulfruct, nei 300 ettari di meleti appartenenti a 30 soci, attivi non solo a Spilimbergo, Sequals e dintorni ma anche in altre località come a Maniago, Cordenons, Codroipo e Osoppo, aveva raccolto circa 122 mila quintali di mele, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente.
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