Mediocredito Fvg chiude in rosso: nel 2019 perdita di 5,3 milioni

Pesa la non completa integrazione con Iccrea. In incremento gli impieghi a favore delle imprese
Udine 08 luglio 2013 mediocredito Copyright Petrussi Foto Press/Turco
Udine 08 luglio 2013 mediocredito Copyright Petrussi Foto Press/Turco

Segno meno per il bilancio di Mediocredito Fvg che chiude il 2019 in perdita di 5,3 milioni di euro. Un risultato in qualche modo atteso che sconta un processo di integrazione nel nuovo Gruppo bancario Iccrea non del tutto completato, e altri elementi come «la riduzione al minimo dei tassi di interesse, l’implementazione di un fondo destinato ai prepensionamento e alcune oscillazioni dei mercati finanziari», spiega la banca. E, non ultimo, la cessione dei crediti deteriorati, operazione da 63 milione di euro.

In positivo, evidenziati nel corso dell’assemblea di bilancio svoltasi ieri, ci sono altri indicatori dell’istituto partecipato dalla Regione Fvg (che detiene il 47% del capitale mentre il 51% è nelle mani del Gruppo Iccrea) come i nuovi impieghi nel 2019 per 168 milioni, +24%. Le erogazioni, spiega Mediocredito Fvg, hanno privilegiato «imprese artigiane dei settori manifatturiero e delle costruzioni, imprese commerciali, turistiche e dei servizi, attraverso le sezioni anticrisi istituite dalla Regione, nell’ambito dei Fondi di rotazione di cui Mediocredito Fvg è l'unico intermediario autorizzato». Riguardo all’operatività con i fondi Frie, sempre lo scorso anno, le erogazioni hanno raggiunto i 56 milioni di euro. La raccolta da clientela privata si è attestata a circa 380 milioni,

Migliorano gli indici di solidità della banca con un Cet1 che arriva al 17,18% (era il 14,74 nel 2018) e un Total capital ratio al 19,98% (era del 17,40 nel 2018).

Lo scorso anno Mediocredito Fvg ha proseguito nell’azione di riduzione degli Npl per 63 milioni, con la cessione di crediti nominali deteriorati per 40 milioni e con un’attività di incassi e di altre operazioni collegate per altri 23 milioni.

«Nel primo trimestre 2020, pur in un contesto economico caratterizzato dall’emergenza coronavirus, che ha innescato una recessione pesante e di intensità pari, se non addirittura superiore, a quella del biennio 2008-2009 - ancora l'istituto - Mediocredito Fvg Friuli Venezia Giulia ha realizzato 17,9 milioni di euro di nuove erogazioni. Nel quadro delle misure introdotte a livello regionale e nazionale per contenere gli effetti negativi dell'emergenza, la banca ha già completato la sospensione delle rate in scadenza per più di un migliaio di linee di credito per un valore di circa 30 milioni. Sono stati proposti alle aziende clienti, nuovi finanziamenti, tra cui quelli assistiti da garanzie del Mediocredito Centrale e di Sace, per circa 200 milioni di euro e sta velocizzando le procedure per attingere all’intero plafond dei Fondi regionali “Anticrisi”, attualmente di 25 milioni di euro».

«Durante il primo esercizio vissuto integralmente nel perimetro del Gruppo Iccrea abbiamo riscontrato un’evoluzione nelle dinamiche di assistenza di Mediocredito Fvg per le famiglie e le imprese del territorio, ampliando la nostra capacità di servizio – ha dichiarato Edgardo Fattor, presidente della Banca – ma nella consapevolezza che c’è ancora della strada da percorrere per valorizzare con maggiore efficacia le sinergie con il Gruppo. È una sfida importante che, mai come oggi, ci sentiamo di affrontare assieme per poter continuare a dare risposta alle nostre imprese e difendere il loro posizionamento nell’economia nazionale e internazionale».

«Gli elementi di valore del percorso finanziario dell’anno appena concluso sono indubbi - ha rilevato l’assessore alle Finanze Barbara Zilli -, anche se emergono con evidenza dal risultato anche le difficoltà: la raccomandazione della Regione è che la banca prosegua nel percorso di integrazione organizzativa, avviato al momento del rinnovo del vertice amministrativo della società a dicembre 2019, per garantire i volumi che servono al fine di scongiurare eventuali risultati negativi futuri».

«Ora - ha aggiunto il dg Arturo Miotto - sarà importante, visto il difficile momento che il Paese sta attraversando, ampliare il ventaglio di offerta per le imprese anche grazie alla collaborazione con le 4 Bcc della regione aderenti al Gruppo Iccrea, l’economia reale del Friuli Venezia Giulia presenta infatti fondamentali snodi produttivi di filiere, nazionali ed estere, che devono essere assistite».—

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