Mediocredito, bilancio sotto le attese. Sofferenze in vendita per il risanamento

Cristiana Compagno: “Fuori dal bilancio 357 milioni di sofferenze per accelerare il risanamento ed essere pronti alle alleanze competitive. Gestione caratteristica positiva, indicatori patrimoniali solidi”
Udine 24 Febbraio 2012. Intervista Rettori Universita' Udine e Trieste Compagno Cristiana e Peroni Francesco. Telefoto Copyright Foto PFP / Petrussi
Udine 24 Febbraio 2012. Intervista Rettori Universita' Udine e Trieste Compagno Cristiana e Peroni Francesco. Telefoto Copyright Foto PFP / Petrussi

UDINE. Il consiglio di amministrazione di Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, ha approvato il progetto di bilancio 2015 (da sottoporre prossimamente all’Assemblea dei Soci) e ha deciso un’accelerazione delle azioni strategiche per il risanamento della Banca mediante l’attuazione di un’operazione straordinaria finalizzata a far uscire dal bilancio i crediti classificati a sofferenza. Perché il 2015 chiude con un buco di 39 milioni a fronte dei 21 previsti.

L’operazione, che sarà realizzata nei prossimi mesi, avverrà tramite la cartolarizzazione del totale del portafoglio delle sofferenze con fondi propri e leasing (originatesi principalmente nel periodo 2005-2009) che al 31 dicembre 2015 assommava a 357 milioni di euro lordi.

Si tratta di un’iniziativa nuova e unica nel panorama bancario nazionale perché riguarda tutto il portafoglio delle sofferenze di una banca e che consentirà, quindi, di risolvere definitivamente la principale criticità della Banca permettendole di affrontare più forte i percorsi di alleanza in via di costruzione, valorizzando le sue migliori competenze.

Il 2015 è stato un esercizio complesso per Banca Mediocredito, nel quale il Consiglio di amministrazione e la Struttura hanno fortemente lavorato per proseguire l’implementazione delle iniziative strategiche previste dal piano industriale 2014-2016 e per la costruzione di progetti di partnership in grado di assicurare una prospettiva forte alla società.

I risultati economici della gestione caratteristica sono stati giudicati dalla presidente compagno complessivamente positivi e la Banca ha confermato la sua solidità patrimoniale, nonostante un contesto economico, finanziario e regolamentare non favorevole.

Al 31 dicembre 2015 gli indicatori di solidità patrimoniale si sono confermati su livelli di sicurezza: il Tier-1/CET-1 capital ratio si è attestato al 10,44% rispetto a un requisito richiesto dall’Autorità di vigilanza delll’8,50% ; un Total Capital ratio del 14,33%, rispetto ad un requisito del 10,50%.

I volumi di raccolta diretta della clientela sono cresciuti del 3,76% nell’esercizio 2015 attestandosi a fine anno a 803 milioni di euro; tra questi, la componente on-line di contoforte.it si è consolidata a 368 milioni di euro con 7 mila 402 clienti.

Il nuovo credito erogato alle imprese del Friuli Venezia Giulia è stato pari a complessivi 231 milioni di euro; la componente non agevolata ha registrato volumi pari a 115 milioni di euro; l’andamento del credito agevolato e con fondi di terzi, sebbene abbia registrato volumi di rilievo, 116 milioni di euro, è stato condizionato dalla debolezza della congiuntura economica e della dinamica degli investimenti.

Al 31 dicembre 2015 erano 3 mila 214 le imprese clienti della banca per operazioni creditizie; il numero di rapporti in essere complessivamente era pari a 5 mila 40. Nel 2015 è anche stata avviata l’operatività nel factoring.

Nonostante un contesto economico e finanziario non favorevole alla Banca,  i risultati economici della gestione operativa caratteristica 2015 sono stati complessivamente positivi: i proventi operativi netti del conto economico riclassificato presentano una crescita del 10,91% rispetto al 2014; il risultato lordo della gestione operativa si attesta ad un valore di 16 milioni di euro (+17,39%), al netto delle componenti straordinarie.

Nel corso del 2015, Banca Mediocredito ha sopportato oneri per i contributi al Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie per circa 2,9 milioni di euro, di cui 2,1 milioni di euro a titolo straordinario, che hanno inciso negativamente sul risultato economico finale dell’esercizio.

Le rettifiche di valore sui crediti portate a conto economico nel 2015 sono state 68 milioni di euro; la dimensione elevata sconta da un lato le operazioni straordinarie di cessione di crediti e immobili leasing già avvenute nell’esercizio 2015 e dall’altro l’aggiornamento in termini prudenziali dei criteri di valutazione del portafoglio crediti al fine di tener conto della persistente debolezza del mercato immobiliare.

Queste due iniziative, coerenti con il percorso di risanamento avviato dalla banca, hanno comportato maggiori rettifiche di valore contabilizzate a conto economico per complessivi circa 30 milioni di euro.

Per effetto delle due succitate operazioni e, quindi, di un costo del rischio di credito particolarmente elevato, la perdita d’esercizio 2015 si è attestata a complessivi 39 milioni di euro.

L’ammontare delle sofferenze nette Ias al 31 dicembre 2015 era pari a 153 milioni di euro, stabili rispetto al 2014; il totale dei crediti deteriorati netti ammonta a complessivi 319 milioni di euro.

E’ cresciuta la copertura rettificativa dei crediti deteriorati con fondi propri che si attesta a fine 2015 al 44,02% del valore lordo Ias (35,56% a fine 2014); le sofferenze sono coperte al 57,12% (53,20% nel 2014).

Per quanto riguarda i crediti deteriorati, si registrano, comunque, due segnali positivi: da un lato la contrazione del loro volume complessivo che, rispetto al 2014, è sceso del 7,38% in termini di valore lordo; dall’altro i primi consistenti flussi in uscita dalle sofferenze, conseguenti a cessioni e recuperi realizzati nel corso dell’esercizio, per circa 96 milioni di euro.

Commenta la presidente Cristiana Compagno: “Il risultato del 2015 è positivo dal punto di vista della gestione dell’attività caratteristica; il livello degli indicatori patrimoniali confermano la solidità della Banca. Il Consiglio di amministrazione di Banca Mediocredito ha assunto una decisione strategica coraggiosa; abbiamo fatto quanto necessario per depurare definitivamente gli attivi della Banca dalla componente più a rischio, le sofferenze, ereditata dal passato. L’uscita delle sofferenze dall’attivo del bilancio permetterà a Banca Mediocredito di recuperare più velocemente la capacità di generare una redditività complessiva positiva e di rafforzare, quindi, il suo profilo patrimoniale in modo autonomo. L’evoluzione del progetto di partnership con il Gruppo bancario Iccrea e con il sistema del credito cooperativo del FVG sta andando nella direzione auspicata perché idonea a rafforzare e valorizzare il ruolo di Banca Mediocredito FVG al servizio dell’economia regionale. Abbiamo già formalizzato in una lettera di intenti il nuovo percorso di partnership e condiviso le azioni con Banca d’Italia con l’obiettivo che l'alleanza strategica possa concludersi nel 2016”.

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