Maxitruffa Venice: banca croata nel mirino dei risparmiatori

Finora i risparmiatori che hanno perso i loro averi investendo nel Forex con il gruppo Venice, non hanno visto un euro di risarcimento. L’Afue di La Spezia, l’associazione vittime della truffa, tenta ora l’azione di responsabilità civile nei confronti degli istituti di credito sui quali si appoggiavano i conti delle società ricondotte dagli inquirenti a Fabio Gaiatto, l’ex trader di Portogruaro già condannato a oltre quindici anni in primo grado per la maxitruffa (la prossima settimana comincerà il processo d’appello).

Oggi il giudice di Pordenone Barbara Lenisa conferirà al perito Francesco Paolo Giuffrida l’incarico per l’accertamento tecnico preventivo sugli estratti conto. Il ctu esaminerà la documentazione contabile e verificherà se vi siano margini per una concilazione fra le parti. La causa è stata promossa nei confronti della Zagrebacka, banca croata del gruppo Unicredit, rappresentata dall’avvocato Cristiano Leone. Afue invece è assistita dagli avvocati Michele Peretto e Enrico Conti. Le parti nomineranno i propri consulenti.

Le difese dei risparmiatori, nel processo ai tredici coimputati di Gaiatto dinanzi al collegio, avevano chiamato in causa quattro banche come responsabili civili (Nova Ljubjanska banka, la Zagrebacka banka, la Addiko bank di Zagabria e la Hypo bank croata) ma i giudici avevano escluso tale opzione, sottolineando che gli istituti non hanno alcun rapporto di immedesimazione organica con gli imputati e non ricorrono pertanto gli elementi per concretizzare una responsabilità civile nel procedimento penale. —

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