Maxi-raduno scout in valle Dalla Germania 700 giovani

Soddisfatto il sindaco Urban che ha tenuto i contatti con le associazioni tedesche «Un’occasione importante per far conoscere il territorio»





Settecento scout tedeschi hanno scelto come mèta del proprio raduno estivo Tramonti di Sopra. “Un’invasione” di giovani da oltre confine, accolta con entusiasmo da una vallata che si conferma terra ospitale.

Entusiasta della presenza del gruppo è il sindaco Giacomo Urban, il quale da tempo intrattiene rapporti con i rappresentanti tedeschi degli scout per cercare di organizzare la settimana tramontina. «Ho individuato lo spazio adatto all’accoglienza: si tratta di un campo di proprietà di privati in località Plans, di fronte all’area picnic – ha fatto sapere – È stato stipulato un accordo coi proprietari per tradurre in realtà il progetto degli scout, che arrivano da diverse parti della Germania Un’occasione non da poco per fare conoscere la Val Tramontina al di fuori dei confini comunali e nazionali». Urban ha sottolineato che è la prima volta che un numero così elevato di scout viene ospitato in valle.

«I ragazzi hanno partecipato agli appuntamenti organizzato per i festeggiamenti estivi – ha raccontato – Hanno avuto la possibilità di interagire con la comunità. Uno scambio importante, arricchente». I giovani stanno cercando di integrarsi al meglio: nonostante le alte temperature, che non risparmiano la Val Tramontina, una parte del gruppo si è recata in Comesta, a Tramonti di Sotto, per conoscere da vicino il processo di caseificazione. Non sono mancate le occasioni per avvicinarsi ai prodotti tipici locali, tra cui la famosa pitina, che da poco ha ottenuto dall’Europa il via libera per figurare nel novero dei prodotti Igp (Indicazione geografica protetta). Quindi i bagni nelle pozze smeraldine di Tramonti di Sopra, salite agli onori delle cronache nel 2014, quando un giornalista inglese le ha inserite tra i dieci posti più belli dove nuotare in Italia.

Gli scout tedeschi potranno tornare in patria con un ricco bagaglio di esperienze. E chissà che le peculiarità del territorio e l’ospitalità garantita loro non li spingano a tornare, come auspicano residenti e amministratori. –



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