Maxi fusione tra i colossi degli ipermercati

Nordest, Estense e Adriatica varano l’intesa. Nasce un gruppo da 4,2 miliardi di ricavi e 32 negozi in Fvg

UDINE. Di un matrimonio a due le indiscrezioni parlavano da tempo. Le nozze a tre sono state, in qualche modo, una sorpresa. Il mondo Coop ha optato per un’operazione imponente: la fusione delle tre grandi cooperative del distretto adriatico Coop Nordest, Coop Estense e Coop Adriatica. I consigli di amministrazione delle tre società hanno votato ieri all’unanimità il progetto di fusione che dovrà essere sottoposto, per essere validato, alle rispettive assemblee dei soci.

Coop Nordest nasce nel 1995 dall’unificazione di Coop Nordemilia e di Coop Consumatori Friuli Venezia Giulia, opera in ampie aree dell’Emilia, della Lombardia, del Trentino, del Veneto e ovviamente del Friuli Venezia Giulia (con 32 punti vendita).

Coop Estense, colosso modenese, nasce nel 1989 dall’unificazione di Coop Modena e Coop Ferrara, ma opera anche nella regione Puglia - dove sembra che i conti non vadano poi a gonfie vele - e nella provincia di Matera, in Basilicata.

Coop Adriatica è la coop di Bologna che spazia in Romagna, nelle Marche e nel Veneto.

La notizia è stata affidata ad uno stringato comunicato che riepiloga i numeri dell’operazione e delinea l’ordine di grandezza della “nuova nata”: «La più grande cooperativa del Paese - si legge nella nota - con 2 milioni 600 mila soci, 4,2 miliardi di euro di fatturato, 334 punti vendita di cui 45 ipermercati, 19 mila 700 dipendenti al netto delle società controllate e partecipate, le quali operano nei settori finanziario e assicurativo, del turismo, della comunicazione, delle librerie e dell’immobiliare».

La delibera di indirizzo approvata ieri dai Cda delle tre cooperative che si sono riuniti nelle loro sedi di Bologna, Reggio Emilia e Modena, sarà sottoposta al vaglio dei soci insieme agli obiettivi e ai contenuti industriali e sociali del piano stilato a corredo dell’operazione.

In realtà a cogliere di sorpresa è stata l’operazione a tre, perché di una possibile fusione tra Coop Nordest e Coop Estense si vociferava almeno da un anno. Evidentemente il mondo coop, che fino poco tempo fa sembrava risentire meno del comparto privato degli effetti della crisi alla quale non ha reagito con operazioni di ristrutturazione, restando fedele al solidarismo (anche se quel che è accaduto in Fvg con i casi Coop Operaie di Trieste e Coop Carnica ha mostrato i limiti di scelte non compiute) ha deciso un’operazione importante e impegnativa che, stando ai numeri, dovrebbe però offrire garanzie di solidità e di sostenibilità.

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