Maturità 2021, si parte il 16 giugno: niente tesina, si torna al super-orale. Gli altri studenti in classe fino alla fine del mese

UDINE. Niente tesina, "non dopo un percorso di cinque anni". Ma saltano ancora gli scritti per gli esami di Maturità 2021. A dettare la nuova rotta per gli esami di Stato è il neo ministro all'istruzione Patrizio Bianchi. La data da segnare in rosso sul calendario è quella del 16 giugno. L'iter, come è successo per il 2020, deve sempre fare i conti con un rigido protocollo anticontagio. 

Le parole del ministro
«Non voglio sentir parlare di tesina. I maturandi sono ragazzi e ragazze alla fine del loro percorso scolastico di cinque anni: dovranno preparare un elaborato ampio, personalizzato, sulle materie di indirizzo concordandolo con il consiglio di classe. Lo discuteranno con la commissione, composta dai loro insegnanti. Da qui comincerà l'orale che si svilupperà poi anche sulle altre discipline. Consentiremo loro di esprimere quanto hanno maturato e compreso nel corso degli anni anche con una visione critica", spiega al Corriere il neo ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi. parlando del prossimo esame di Maturità. Dunque ragazzi a scuola fino alla fine del mese di giugno, in tutti i cicli. C'è chi deve recuperare programma e metodo di studio, chi, studente alle superiori, smaltire l’eccesso di didattica distanza. Il ritorno in classe a settembre sarà anticipato di una settimana. Esame di Stato, uno studente alla volta in aula contro i contagi. Con l’esortazione del ministero dell’Istruzione ai presidi: «Bocciate solo se indispensabile».

Niente prove scritte ma solo l'orale per la maturità
Il maturando partirà da un elaborato ampio e personalizzato sulle materie di indirizzo, concordandolo con il consiglio di classe; da qui comincerà l'orale che si svilupperà poi sulle altre discipline. L'ammissione agli esami sarà disposta in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe. Le prove, come era già previsto, inizieranno a metà giugno.

Le regole di terza media
L’esame di terza media, invece, prevede una prova orale a partire dalla discussione di un elaborato su una tematica che i Consigli di classe assegneranno, tenendo conto delle caratteristiche personali di ciascuna studentessa e di ciascuno studente, entro il prossimo 7 maggio. L’elaborato sarà trasmesso alla commissione entro il 7 giugno. I docenti seguiranno i singoli alunni, suggerendo la forma di elaborato più idonea e accompagnandoli durante la stesura. L’elaborato potrà essere scritto, in forma multimediale, potrà essere una produzione artistica o tecnico-pratica e coinvolgere una o più discipline. La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode.

L’ammissione all’esame sarà deliberata dal Consiglio di classe. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso. Quanto al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale, saranno, come previsto dalla normativa, i collegi docenti a introdurre le eventuali deroghe, tenuto conto delle specifiche situazioni anche dovute all’emergenza pandemica.

Il recupero delle ore perse
Per quel che riguarda invece il recupero delle ore di lezione perse, di cui aveva parlato il presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo discorso programmatico sulla fiducia al Senato, Bianchi ha detto che si tratta di una competenza regionale, e per questo si confronterà con chi governa nei territori, valutando in base alle diverse situazioni. Nell’intervista Bianchi non ha dato dei tempi per il rientro a scuola completo degli studenti.

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