Market o ristoranti al posto del Boi Gordo

Sara Palluello

Un supermarket, un altro, dove un tempo sorgeva il “Boi Gordo”, il ristorante brasiliano chiuso a febbraio dell’anno scorso. Oppure uno o più ristoranti. O entrambe le cose.

A poco più di un anno e mezzo da quell’addio, in viale XXIII Marzo è “spuntato” un capannone; un nuovo e più ampio edificio ad uso commerciale. Molto probabilmente sarà la casa dell’ennesimo supermercato. Nelle vicinanze – e nell’arco di un solo chilometro – ci sono già l’Eurospar XXIII marzo, l’Eurospar Del Bon (via del Bon), il Despar Alfieri (via Vittorio Alfieri), il Metà (via del Pozzo) e il Supermercato Gastronomia Despar Al Teatro (via Generale Caneva Carlo).

Non si sa ancora quale sarà al sigla che distinguerà il nuovo punto vendita. In municipio circola il nome dell’Aldi – sarebbe il secondo punto del marchio tedesco in città, dopo quello di viale Tricesimo 95 –, ma nessuno conferma: né gli uffici, né i responsabili della comunicazione della società che, però, non hanno neppure negato un eventuale prossima apertura.

Cambia poco. In città gli spazi commerciali continuano a crescere. Non c’è un viale che non ne conti almeno tre. Da Viale Palmanova, a viale Venezia, Tricesimo, Trieste è un crescendo. Migliaia di metriquadrati destinati alla vendita di alimenti. Market che si sommano a quelli dei centri commerciali e dei paesi dell’hinterland: da Nord a Sud, da Est a Ovest. Solo due anni fa l’Osservatorio del terziario curato da Ires e Format Research confermava che Udine con i suoi 938 metriquadrati per 1.000 abitanti occupa il primo posto tra le province d'Italia per numero di centri commerciali-superfici di vendita e abitanti.

L’altra soluzione ventilata, come si diceva, potrebbero essere dei ristoranti. Anche qui siamo nel campo delle ipotesi e, a quanto pare, ci vorrà ancora un mese prima di avere una risposta.—