Mariano in vetrina: la pizza sullo stecco fa il giro del mondo

MARIANO. Una produzione che a pieno regime supererà abbondantemente i 10 milioni di pezzi all’anno impegnando una trentina di lavoratori nel nuovo stabilimento di Mariano del Friuli aperto la scorsa estate e nel quale ad oggi lavorano stabilmente già 12 persone.
Nel frattempo è entrata nel vivo la fase di lancio a livello nazionale ed estero, dalla penisola iberica agli Stati Uniti, con trattative e contratti che stanno coinvolgono colossi come Mcdonald’s, Burger King, Euro Disney, a confermare l’appeal internazionale di un prodotto già pluripremiato a Colonia (nella fiera regina del settore agroalimentare) e in grado di attirare manifestazioni d’interesse da tutto il mondo.
Sta prendendo forma su scala globale il sogno del giovane imprenditore friulano Gerardo Acampora, inventore di “Hasta la pizza”, la pizza sullo stecco, uno snack la cui forma ricalca quella dei tipici gelati confezionati da passeggio: margherita, al prosciutto e al salamino sono i tre gusti classici ai quali si aggiunge ora anche la variante al cioccolato.
Un modo “rivoluzionario” di mangiare la pizza, più pratico del trancio tradizionale dove occorre fare attenzione a mozzarella, pomodoro e olio che colano rischiando di imbrattare i vestiti dei meno accori.
Acampora, 35 anni, nato e cresciuto a Grado, da 14 anni è titolare di un’azienda alimentare a Ronchi che produce pizze per la grande distribuzione ed è erede di una famiglia che ha gestito la storica pizzeria gradese “La Ciacolada”.
«L’idea è nata in spiaggia – ricorda -, guardando due ragazzini che camminavano: uno di loro mangiava facilmente un gelato sullo stecco, l’altro aveva dei problemi evidenti a gustare un trancio di pizza. Da lì ha avuto origine la pizza sullo stecco: nel 2011 avevo già brevettato sistema di produzione e design e da dieci mesi abbiamo cominciato la produzione. Un piccolo calzone di pasta di pizza sorretto da uno stecco da gustare in qualsiasi momento della giornata. È già cotto, basta aprire la confezione e mangiarlo oppure si può scaldare. Si può mangiarlo al lavoro, a casa, mentre si cammino o si telefona. Non cola e non unge».
La linea di produzione sarà completata entro luglio e a pieno regime sfornerà 10 mila pezzi al giorno: «Già quest’anno contiamo di distribuire come base, da contratto, un minimo di 3,7 milioni di pezzi – spiega Acampora -. Per quanto riguarda le vendite, la rete distributiva sta crescendo sempre più. Oltre ai bar, siamo già in vendita negli Ipercoop, nei cinema, a Gardaland e Mirabilandia. Poi ci consolideremo nelle varie catene dei supermercati della grande distribuzione e abbiamo avviato una partnership con Roncadin (azienda alimentare del settore delle pizze surgelate di qualità ndr)».
L’obiettivo è sempre più ambzioso: «Il nostro mercato è il mondo – tiene a sottolineare il giovane imprenditore friulano -. Abbiamo cominciato le esportazioni in Spagna, Portogallo e Germana. Abbiamo avuto riscontri positivi in Romania, in Polonia, in Inghilterra. Abbiamo avviato contratti anche con un gruppo russo. Con Mcdonald’s stiamo portando avanti un progetto di distribuzione e sono in corso trattative con EuroDisney in Francia e puntiamo a consolidare la vendita su larga scala in Olanda, Lussemburgo, Belgio, Finlandia, mentre in Ucraina abbiamo dovuto sospendere temporaneamente vista la situazione difficile che sta vivendo quel Paese. Abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse da Usa, Giappone, Sud Africa, Nigeria. Abbiamo inviato due bancali di “Hasta la pizza” addirittura a Reunion Island (isola francese delle Mascarene, al largo del Madagascar ndr). Poi puntiamo agli Usa. Saremo a New York per una delle maggiori fiere del settore e abbiamo contatti con Burger King a Miami. Alla fiera mondiale di Colonia dello scorso anno siamo stati lo stand più visitato vincendo il premio come prodotto più innovativo, su 6 mila 900 espositori. Siamo finiti sulla stampa internazionale, da Bild Express ai media sudafricani».
«Tornando all’Italia - conclude Acampore - in maggio saremo al salone internazionale dell’alimentazione “Cibus” a Parma e nell’ambito del nostro piano marketing lanceremo una campagna pubblicitaria con grafica 3d in stile cartoon. Inoltre sponsorizziamo un giovanissimo motociclista che corre nel campionato italiano velocità».
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