Marchiori & Contino: trentennale Sculture donate in città e a Sacile



Compie oggi 30 anni l’agenzia immobiliare “Marchiori & Contino”: doppia cerimonia nelle sedi di Sacile alle 16 e Pordenone alle 17.30. In tutte e due le città sarà donata una scultura: “Sfera dell’artista” di Angelo Toppazzini e “Concetto” di Alberto Pasqual. Alla fine, brindisi al Paff di villa Galvani.

Il mercato immobiliare, negli ultimi anni, ha subito più di altri il contraccolpo della crisi e si è saputo trasformare in base alle esigenze. «Quando abbiamo cominciato a fine anni Ottanta, il settore stava crescendo rapidamente – ha ricordato Marchiori, rammentando che la sede pordenonese era in via Damiani e che 14 anni fa si è trasferita in largo San Giovanni –. Poi c’è stata un’altra fase discendente negli anni Novanta, che noi non abbiamo percepito perché le due sedi si compensavano: se Pordenone frenava, Sacile correva e viceversa».

“Marchiori & Contino” conta oggi due dipendenti nella sede di Sacile e due a Pordenone, oltre ai due soci, a una terza prestatrice d’opera e a un collaboratore.«Il settore è sempre più complesso – ha ammesso Marchiori – per chi vuole svolgere questa attività con professionalità, perché la burocrazia ti assorbe: noi abbiamo una dipendente che si occupa solo della parte burocratica. Ci siamo specializzati in tempi ancora non sospetti alle verifiche di conformità degli immobili, tematiche oggi stringenti».

Il mercato immobiliare oggi appare nuovamente vivace, dopo la crisi, per quanto riguarda le residenze, prevalentemente per l’usato, con una continua, anche se attenuata, diminuzione dei prezzi. «Dal 2008 quelli di vendita sono calati dal 30 al 50 per cento – ha rilevato Marchiori – così come la vendita di aree edificabili, che oggi si pagano anche un terzo rispetto a dieci anni fa. Il mercato immobiliare è molto cambiato con costi di costruzione in aumento e prezzi di vendita in discesa: il margine di guadagno, come si può immaginare, è calato notevolmente».

La doppia festa di oggi vuol essere un ringraziamento alla cittadinanza. Di qui il dono delle due sculture. «Con emozione – ha concluso Marchiori – diciamo grazie a chi ci ha consentito di lavorare e crescere: l’omaggio è solo un piccolo segno». —





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