Maniago, poste aperte a giorni alterni. E si teme la chiusura

Il nuovo orario entrerà in vigore dal 7 settembre. L’opposizione insorge: «L’esecutivo Carli assiste passivo»

MANIAGO. «Ufficio postale di Maniagolibero aperto a giorni alterni dal 7 settembre: preludio alla chiusura». L’opposizione maniaghese non usa mezzi termini e va all’attacco della maggioranza. «Siamo di fronte all’ennesimo fallimento dell’esecutivo guidato dal sindaco Andrea Carli – ha osservato –. La città sta continuando a essere spogliata di servizi importanti e si va verso il progressivo impoverimento del territorio. Ci sono stati tolti l’ospedale, l’ufficio del giudice di pace e su quello dell’Agenzia delle entrate restano dubbi. Una chiara prova di politica senza strategia, e dunque inefficace. A cosa sono serviti incontri e confronti anche con le istituzioni, sbandierati in ogni occasione dal primo cittadino? A nulla: lo dimostra la decisione di Poste di lasciare aperta la sede di Maniagolibero a giorni alterni».

Una decisione che preoccupa molto, in quanto si teme che sia il primo passo verso la soppressione del servizio. «Si procede sempre per gradi: prima si toglie un pezzo, poi un altro ancora – ha commentato Ilia Franzin (FdI) –. Quello che continua a lasciarci senza parole, seppure sia un modus operandi consolidato da anni, è il fatto che la maggioranza non informa mai i consiglieri delle decisioni che vengono assunte, sia quelle che dipendono direttamente da loro sia quelle fatte da enti esterni o superiori. E’ questo il modello collaborativo e partecipativo della giunta? Ricordo che a Maniago l’opposizione rappresenta il 54 per cento dei cittadini. Trovo questo atteggiamento assurdo, nonché l’ennesima testimonianza di una modalità di governo dispotica».

La minoranza ha ricordato l’importanza dello sportello di Maniagolibero, non soltanto per quanto riguarda il servizio all’utenza, tra l’altro in una frazione, ma anche per sgravare l’ufficio centrale, di cui lo stesso sindaco aveva messo in luce l’inadeguatezza pure coi vertici della società. Durante un sopralluogo, il responsabile del Nordest della società, Cosimo Andriolo, aveva avuto modo di constatare le precaria situazione logistica e soprattutto l’inadeguatezza dell’area di attesa dei clienti nella sede centrale. «Anche se non si è deciso per la chiusura, il fatto di tenere aperto a giornate alterne comporterà disagi – ha rilevato Franzin –. Non dimentichiamoci poi che per lo sportello di Maniagolibero le spese sono a carico dell’amministrazione: le Poste non possono calcare la mano neanche sulla questione costi».

L’opposizione ha ricordato anche la spesa da 233 mila euro per la realizzazione del parcheggio a servizio dell’edificio, sulla cui utilità, già nei mesi scorsi, erano stati sollevati interrogativi. Interrogativi che oggi, di fronte alla scelta di Poste, diventano ancora più fondati.

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