Maniago piange Patrizia: «La sua forza era unica»

MANIAGO. Maniago piange la morte di Patrizia De Rosa, la cinquantacinquenne commerciante del Borgo Coricama, che martedì ha perso la vita in un incidente, mentre percorreva al volante di una Lancia Y via Villa d’Arco, strada che collega via Maestra a via Dei Templari, la provinciale 65 che porta a San Quirino.
Già oggi il pubblico ministero Maria Grazia Zaina potrebbe rilasciare il nulla osta alla sepoltura. Il pm non ha disposto l’autopsia. La dinamica sembrerebbe chiara: De Rosa avrebbe perso il controllo del mezzo in prossimità di una curva sul tratto tra la parallela via Portolana e l’incrocio con la provinciale. Avrebbe quindi invaso la corsia opposta proprio al passaggio della Bmw condotta da C.A., militare trentenne, contro la quale la Lancia Y della commerciante ha finito la sua corsa. Un impatto inevitabile.
La fiancata del lato passeggero dell’auto di De Rosa è stata colpita violentemente dalla Bmw: la carrozzeria dell’utilitaria s’è ridotta a un groviglio di lamiera. Nell’abitacolo è rimasta imprigionata la donna: per lei non c’è stato scampo. Il giovane militare, grazie probabilmente alla più massiccia struttura della Bmw, è uscito indenne.
Il primo familiare ad apprendere la tragica notizia è stato il marito Maurizio Brussa Toi. L’uomo aveva cercato più volte la moglie al telefonino, ma invano. Insospettitosi per le mancate risposte alle chiamate, era andato a cercarla, percorrendo la strada che supponeva la donna avesse fatto. Poi, la tragica scoperta. Oltre al coniuge, De Rosa lascia il figlio Fabio.
Intanto, la comunità maniaghese è sotto choc: in poche ore la notizia dell’incidente mortale ha fatto il giro della città. In lutto il Borgo Coricama, dove la 55enne alcuni anni fa aveva aperto il negozio di bigiotteria KeB preziosi. Tutti ricorderanno il sorriso e l’attivismo della cinquantacinquenne, donna propositiva e molto impegnata nel mondo del commercio.
A De Rosa stava molto a cuore la valorizzazione in particolare del Borgo Coricama, quell’area commerciale della città decentrata rispetto a piazza Italia, e che quindi necessitava di essere promossa per attirare la clientela. De Rosa era in prima linea nell’organizzazione di iniziative finalizzate proprio a questo. A poche ore dalla morte, a dipingere il ritratto della donna è stato l’assessore comunale al Commercio, Cristina Querin, che ha messo in luce «il suo entusiasmo, l’effervescenza e la forza d’animo». Era la colonna portante del Borgo e la sua scomparsa lascia un grande vuoto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto