Maniago piange Mauro Martinel

Il cordoglio per la morte del noto fotografo di 57 anni. Due amici indagati, ma è un “atto dovuto”

MANIAGO. La procura ha disposto l’autopsia per chiarire definitivamente il quadro relativo alla morte di Mauro Martinel, il fotografo cinquantasettenne di Maniago deceduto mercoledì mattina in seguito a una caduta dalla bicicletta provocata da un malore.

I funerali non saranno dunque celebrati prima di martedì. Atto dovuto, inoltre, l’iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo dei due amici ciclisti coinvolti nella caduta.

Mauro Martinel stava facendo un’escursione con alcuni amici tra Castelnovo e Travesio, in località Paludea, lungo la discesa che conduce alle porte della Val Cosa. La notizia della sua morte ha suscitato impressione e cordoglio in due comunità: quella di Montereale, di cui il fotografo era originario, e quella di Maniago, in cui gestiva la sua attività, La fotocolor Martinelli di via Dante.

Martinel era attivo nell’associazionismo locale: è stato socio fondatore della Cellina bike, di cui era attualmente segretario. Il sodalizio si sta attivando per organizzare una manifestazione in suo ricordo.

«Mauro era la Cellina bike – ha ricordato Nevio Alzetta, vicepresidente dell’associazione –. Se il sodalizio è riuscito ad arrivare alla soglia dei trent’anni, lo dobbiamo a lui. Lo ricorderemo sempre come una persona disponibile, dalle straordinarie capacità organizzative».

Anche il circolo fotografico L’immagine di Maniago si è stretto attorno ai familiari di Martinel, in particolare ai figli Giulia e Nico.

«Con dolore, ricordiamo l’amico Mauro – sono le parole dei soci del circolo –, che sino a ieri era al lavoro per noi». Parole di cordoglio pure da parte dell’amministrazione Carli.

«Abbiamo perso una persona valente nel lavoro, che coltivava lo sport con passione», ha commentato l’assessore al commercio Cristina Querin.

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