Mancano gli autisti per le ambulanze: interviene la Sogit

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Sarà il personale della Sogit, che già aveva in appalto servizi di trasporto e assistenza, a tamponare la carenza di autisti per le ambulanze all’ospedale di Latisana in questi giorni. A deciderlo è stato il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale Massimo Braganti per fronteggiare l’emergenza che si è manifestata in un periodo di superlavoro per il polo sanitario.
Il ridimensionamento dell’organico che, negli anni, ha portato da 8 a 5 gli autisti in servizio, si è acuito con il periodo estivo: ferie e malattia hanno ridotto a 3 i dipendenti operativi. Da qui l’intervento della Sogit che ha messo a disposizione un autista per questi giorni.
«Dopo Ferragosto – annuncia Raffaella Palmisciano, segretaria regionale Cisal Fp sanità – il direttore ha annunciato una riunione con tutte le organizzazioni sindacali per affrontare il problema su scala regionale. Si è impegnato a togliere l’incarico del trasporto del sangue al personale di Latisana, dove la situazione è diventata critica. Da tempo segnaliamo il problema – continua Palmisciano – e finora i vertici sono stati assenti. Non siamo disposti a tollerare una situazione che rappresenta un rischio per il personale e per i pazienti. Per questo abbiamo coinvolto anche la consigliera regionale Maddalena Spagnolo che si è impegnata ad affrontare le criticità con il vicepresidente Riccardo Riccardi».
Al momento, spiegano i sindacati, il monte ore degli autisti aziendali è di 180 ore, più altre 96 di reperibilità notturna.
«A peggiorare la situazione – spiega Palmisciano – è il fatto che gli autisti dell’emergenza sono utilizzati in reperibilità anche per sopperire alla mancanza di disponibilità di sangue presso l’ospedale».
A Latisana è recentemente aumentata l’attività delle sale operatorie perché si è aggiunta quella che precedentemente veniva svolta a Palmanova. Di conseguenza, è aumentata la richiesta di sangue. «A differenza di quanto dichiarato sul sito istituzionale dell’Azienda di Udine – sostiene Palmisciano –, l’ospedale di Latisana non è in grado di disporre in loco del sangue 24 ore su 24. Il sangue si va a prendere a Palmanova o a Udine usando gli autisti dell’emergenza e, in parte, il personale di una cooperativa. Ciò succede perché non ci sono abbastanza tecnici di laboratorio abilitati a effettuare le analisi per poter consegnare le sacche di sangue effettivamente presenti in ospedale. I pochi tecnici abilitati alle analisi non riescono a coprire i turni sulle 24 ore. Solo un numero sufficiente di tecnici permetterebbe l’autonomia per l’approvvigionamento. E così – conclude –, si ricorre agli autisti dell’emergenza, reperibili per eventuali trasferimenti urgenti, e gli si fa portare le provette di sangue al servizio trasfusionale di Udine dove vengono fatte le analisi e dove dopo circa un’ora viene consegnato il sangue da riportare a Latisana. In tutto, traffico permettendo, ci vogliono almeno tre ore per avere il sangue dove serve. Così si generano situazioni in cui aumenta per tutte le persone coinvolte nella catena del soccorso il grado di complessità e di rischio». –
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