Manager friulano muore in Francia

MERETO DI TOMBA. François Di Bin, nato a Plasencis, piccola frazione di Mereto, aveva solo 42 anni, una vita di felicità davanti che si è interrotta lunedì notte all’Oncopol di Tolosa, in Francia, dove era ricoverato. Un male inesorabile e crudele in un anno esatto se l’è portato via. Lutto in tutto il paese. François, dirigente d’azienda in Francia, si era sposato con Anne Cornettr nell’agosto 2014. Un amore grande, si erano conosciuti nel mondo del lavoro a Elne, vicino Perpignano, nel sud della Francia, a 20 chilometri dalla Spagna. Le prime avvisaglie del male nel marzo 2014, ma poi tutto sembrava risolto. Viaggio di nozze alle Maldive e a un mese dal ritorno la scoperta di una recidiva della malattia che lo ha portato alla morte.
«Ha lottato fino all’ultimo – dice mamma Chantal –, con tanto coraggio perché aveva promesso ad Anne che avrebbe fatto di tutto per salvarsi. “Siamo una cosa sola”, diceva François. Meritavano di essere felici. Avevano tanti progetti».
Sebastian, il fratello, celebre pianista, stava incidendo l’ultimo cd dei 12 studi trascendentali di Listz allo studio Bartok di Bernareggio: «Maestro – gli invia un messaggio François –, mandami le tracce audio del cd che ti do un parere».
E così «in 36 ore se n’è andato, ascoltando la mia musica». Racconta Sebastian seduto sul divano con la sua chioma nera che ci porta indietro nel tempo, quando era già considerato un bimbo prodigio e che da allora si è affermato pianista a livello internazionale, pronto a partire per Gerusalemme, Vienna e la California. François si era laureato nel 1997 a Udine, con gli amici dell’università aveva mantenuto stretti contatti, tanto che erano andati anche a trovarlo a Tolosa ed erano rimasti legati per tutto il periodo della malattia.
«Mio figlio era molto benvoluto dagli amici che sono qui e in Francia. Intelligente – racconta la madre –, amava la vita, era un trascinatore, portava allegria dove andava. Carattere spumeggiante, creativo». Papà Silvano sottolinea «la sua sensibilità, la sua schiettezza. François amava molto il jazz e Chopin. I due fratelli erano uniti affettivamente, ma di carattere completamente diverso, Sebastian molto riservato, François era l’opposto. Dal 1997 lavorava in una grande ditta a Verona, trasferendosi in varie sedi in Europa e da una decina d’anni era stabile in Francia; qui ha conosciuto la moglie».
«Io da padre ho cercato di insegnargli a vivere – dice commosso papà Silvano – e lui da guerriero incomparabile con grande dignità mi ha insegnato come affrontare la morte. Ogni suo messaggio, perché non poteva parlare, terminava sempre con “amor semper vincit”».
Le esequie saranno celebrate in Francia sabato nella chiesa dove sette mesi fa Francois e Anne avevano coronato il loro sogno d’amore.
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