Maltempo: la donna in bici travolta dal torrente in piena

È stata trovata morta, semisepolta da ghiaia e fango, Laura Soffiati, 67 anni, di Udine, sorpresa, mentre andava a funghi in bici, dall’ondata di maltempo che ha investito l’Alto Friuli. In questa occasione il sistema ha retto anche grazie alle opere strutturali su fiumi e torrenti. Ma i danni causati sono molto ingenti. La Regione ha già stanziato 300 mila euro per le prime emergenze. Poi ai comuni colpiti andranno 4-5 milioni di euro.
dall’inviato
Giacomina Pellizzari


TARVISIO.
È stata trovata priva di vita la signora dispersa da venerdì in Val Bartolo (Valcanale). Gli uomini del soccorso alpino, ieri, hanno recuperato a Rute di Camporosso, alla confluenza dei torrenti Bartolo e Lussari, la salma di Laura Soffiati, 67 anni, residente a Udine, in via Rivignano 29. Sorpresa dalla furia del maltempo, la donna non ha avuto scampo.


Laura Soffiati, commessa in pensione, non è riuscita a resistere alla forza dell’acqua che l’ha sorpresa in sella alla sua bicicletta in Val Bartolo, dove si recava da 40 anni sempre da sola, e l’ha trascinata per cinque-sei chilometri lungo il torrente. La donna venerdì era partita da casa alle 4.30 per andare a funghi, mai avrebbe pensato che quella gita si sarebbe trasformata in tragedia. Arrivata con la sua Fiat “Doblo” fin dove poteva percorrere la strada, ha scaricato la bicicletta, una moutan bike, per proseguire a bordo delle due ruote.


Il diluvio che si è scatenato a partire dalle 13, però, non le ha lasciato il tempo di trovare riparo in una delle baite presenti nella zona. Secondo la ricostruzione dei soccorritori, la signora è stata sopraffatta dall’acqua che cadeva dagli impluvi lungo la strada della valle, in uno dei due punti privi di barriera in prossimità di un ponte. Per tentare di evitare la massa d’acqua, Laura Soffiati potrebbe essersi spostata troppo a sinistra o addirittura essere stata spinta dalla stessa piena verso il vuoto prima di cadere nel torrente Bartolo. Ha fatto un volo di quattro, cinque metri lungo un ciglio roccioso.


Venerdì l’allarme è scattato tra le 19.30 e le 20. A quell’ora si sono mobilitate cinque squadre del gruppo regionale del soccorso alpino “Forre” con le unità cinofile. Assieme ai colleghi della guardia di finanza di Selle Nevea, ai vigili del fuoco di Tarvisio e ai volontari di Camporosso e ai forestali, sono state costrette a farsi spazio liberando la strada dalle frane con pala e piccone. In prima battuta le ricerche sono state concentrate nelle baite dove i soccorritori pensavano che la signora avesse potuto trovare riparo, poi dentro il torrente dove qualche ora più tardi, a distanza di pochi metri uno dall’altro, sono stati rinvenuti il Kwai, lo zaino, alcuni indumenti, il cestino e la bicicletta completamente distrutta.


Valutate le condizioni degli oggetti che, come hanno riferito gli uomini del Soccorso alpino, sembravano «mitragliati», le speranze di trovare viva Laura Soffiati, sono venute meno. E così nella notte, alle 3, le ricerche sono state sospese anche perché una forte grandinata non consentiva più la perlustrazione del fiume.


Sono riprese ieri, alle 7, per concludersi con il ritrovamento del corpo privo di vita, quasi completamente coperto dal fango, pochi minuti prima di mezzogiorno. Sul posto il medico di guardia del 118, Tiziana Bigolin, che ha constato il decesso e autorizzato il trasferimento della salma nella cella mortuaria del cimitero di Camporosso.
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