Maltempo a San Vito al Tagliamento, la conta dei danni: 10,8 milioni

Oggi sarà inviata la stima alla Regione. Ma sarà Roma a decretare lo stato di calamità. È ancora polemica sui moduli
Danni a un edificio commerciale a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, a causa del maltempo. Sono 100 gli interventi in cui sono impegnati i vigili del fuoco di Udine a causa del maltempo, una cinquantina invece le chiamate di soccorso già pervenute nell'ultim'ora ai vigili di Pordenone. Le violente piogge, accompagnate da forti raffiche di vento, hanno provocato la caduta di alberi, pali e altri ostacoli sulle strade. Pordenone, 10 agosto 2017. ANSA/ LORENZO PADOVAN..
Danni a un edificio commerciale a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, a causa del maltempo. Sono 100 gli interventi in cui sono impegnati i vigili del fuoco di Udine a causa del maltempo, una cinquantina invece le chiamate di soccorso già pervenute nell'ultim'ora ai vigili di Pordenone. Le violente piogge, accompagnate da forti raffiche di vento, hanno provocato la caduta di alberi, pali e altri ostacoli sulle strade. Pordenone, 10 agosto 2017. ANSA/ LORENZO PADOVAN..
SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Il Comune ha chiuso ieri la stima dei danni per il maltempo del 10 aprile: il conto è di 10,8 milioni e comprende le conseguenze su beni pubblici, privati e attività produttive. Intanto, nel territorio restano ancora numerosi alberi da rimuovere, riparazioni e pali pericolanti delle linee telefoniche da mettere in sicurezza.


La conta dei danni.
Oggi da palazzo Rota sarà inviata la stima alla Regione per il decreto di stato di calamità che sarà deciso dallo Stato e che, di conseguenza, farà arrivare i fondi per eventuali risarcimenti. Quella di San Vito è la stima di gran lunga più sostanziosa nel Friuli occidentale e, forse, anche a livello regionale. Dei 10,8 milioni, 3,5 si riferiscono ai danni stimati da 45 imprese della Zipr e dal consorzio Ponte rosso, 1,5 a viabilità, strutture ed edifici pubblici, 3 all’agricoltura e circa 2,8 a beni mobili e immobili di privati ed esercizi commerciali.


La polemica.
«Ci auguriamo che ognuno faccia la propria parte per i risarcimenti – afferma il coordinatore di Amo San Vito, Adriano Cristofoli –. Molte persone sono preoccupate di questo aspetto, soprattutto perché il Comune ha deciso di non richiedere ai singoli la stima dei danni, con ragioni in verità poco comprensibili ai più» . San Vito è stato l’unico Comune a non mettere a disposizione moduli per la segnalazione dei danni. Il sindaco Antonio Di Bisceglie ha sottolineato che si tratta soltanto di una prima indicazione e, nell’intento di non “illudere” i cittadini sugli eventuali risarcimenti (che dipendono dalle decisioni del governo), il municipio ha provveduto da sé. L’unica indicazione ufficiale della Regione, a oggi, è quella di conservare documenti e foto sui danni per le eventuali pratiche risarcitorie.


I lavori.
«C’è ancora lavoro per settimane» , osserva l’assessore ai lavori pubblici, Emilio De Mattio. Tra le zone dove gli alberi abbattuti dal vento sono ancora al loro posto, ci sono biotopi quali l’area delle fonti del rio Vignella e l’antico cimitero degli ebrei, nonché le aree golenali del Tagliamento e altri corsi d’acqua. «Abbiamo incontrato la Forestale e scritto al Demanio – riferisce De Mattio –, a breve incontreremo il consorzio Cellina-Meduna: dobbiamo essere certi su chi e come interverrà». Cristofoli auspica che si stia ragionando anche sul ripristino del verde pubblico. «Non vorremmo – continua Cristofoli – che si compissero gli errori del passato, piantando alberi non autoctoni e non prevedendo le potature. È necessario tenerne conto per ridurre le conseguenze dei fortunali» . «Tutto il patrimonio verde sarà valutato con un botanico, con costi da stabilire – aggiunge De Mattio –. La ricognizione servirà a individuare le piante a rischio caduta e a dare indicazioni per la ripiantumazione» . Telecom è stata sollecitata per mettere in sicurezza alcuni pali della linea telefonica, ma i cittadini ne continuano a notare di pericolanti, per esempio in tre punti a Carbona e a Gleris.


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