Lutto tra i carabinieri è morto Marco Barachino

P.c.

MAJANO. Lutto a Majano dove oggi si celebrano i funerali del brigadiere Marco Barachino, mancato improvvisamente mercoledì scorso all’età di 51 anni a Trieste dove lavorava da vent’anni a servizio del locale comando provinciale dei carabinieri. La notizia si è diffusa rapidamente nel paese collinare dove la famiglia Barachino è molto nota: Marco Barachino, che già alcuni anni fa aveva avuto dei problemi di salute, aveva lamentato dei malori all’inizio della settimana a Trieste dove risiedeva nella caserma a disposizione dei Carabinieri.

Proprio per quei malori, aveva chiesto riposo lunedì e martedì ma a quanto pare la situazione è in seguito peggiorata e mercoledì mattina i suoi superiori lo hanno raggiunto in camera chiamati da lui stesso, e Barachino è crollato a terra di fronte ai loro occhi: i soccorsi sono stati chiamati immediatamente ma per l’uomo non c’è stato niente da fare. Fatale, secondo una prima ricostruzione, un infarto. Il suo decesso ha lasciato molta amarezza al comando provinciale dei Carabinieri di Trieste: «Era una persona splendida – dicono i suoi superiori –, estremamente generosa, oltre che una persona che amava la compagnia. La sua scomparsa improvvisa è un duro colpo per noi». La storia di Marco e della sua famiglia è nota a Majano per i fatti avvenuti ai tempi del terremoto quando gestivano il noto locale “Da Gardo”, che crollò la notte del 6 maggio 1976 causando la morte di 16 persone tra cui il padre e un fratello dello stesso Marco.

In seguito Barachino divenne carabiniere, formandosi prima a Roma e poi lavorò a Brescia prima di giungere a Trieste nei primi anni 2000. Lascia la madre Annina, il fratello Roberto, la cognata Silvia, Claudia, gli zii, le zie, i cugini e i parenti tutti. I funerali oggi 10.30 nella chiesa parrocchiale di Majano. —P.C.

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