Lutto nella musica friulana è morta Edda Pinzani

di Alessandra Ceschia
Quando intonò “Stelutis alpinis” a Montreal dinanzi a duemila persone, la sua voce commosse quei friulani all’estero che, ascoltandola, ritrovavano la strada di casa. Con Edda Pinzani, morta a 71 anni mercoledì all’ospedale di Udine, è venuta a mancare una delle protagoniste della musica popolare in “marilenghe” che con lei ha fatto il giro del mondo inaugurando Fogolars furlans, fungendo da supporter ai concerti di Nilla Pizzi, Milva, Enzo Jannacci e Little Tony, e portando il folclore friulano oltreoceano.
«Aveva sempre avuto una passione per il canto – ricorda il marito Riccardo Pozzi –. Scoprì il proprio talento partecipando al primo concorso, agli inizi degli anni Settanta. Era il “Festival della canzone friulana” di Pradamano, il primo di tanti vinti». Poi cominciò a cantare nel gruppo New Arlekin con il quale per un decennio si esibì in tutta la regione.
«Quando nel 1974 entrò a far parte del Gruppo Chino Ermacora – ricorda il direttore artistico Massimo Boldi – si distinse non solo per la sua voce straordinaria e le sue doti di interprete, ma anche per la sua capacità di infondere sicurezza, è stata infatti un’amica e una madre nel gruppo che conta una quarantina di componenti. Intonando Gnotis d’avril, Stelutis e le villotte friulane, Edda commuoveva il pubblico, quando poi si esibiva nell’assolo in O sole mio con l’orchestra che è stata diretta prima da Tony Cuberli e poi da Claudio Coccolo, sapeva incantare le platee».
Dal Canada all’Egitto, da un capo all’altro dell’Europa al Brasile – dove nel 1994, fu chiamata dall’industriale Luigi Papaiz a esibirsi con il gruppo al Grattacielo Italia davanti al console e a 800 friulani emigrati all’estero – la sua voce lasciò un’impronta.
E poi arrivò la collaborazione con Dario Zampa. «Da giovane io ero un suo fan - ha ricordato Zampa –. La seguivo quando si esibiva nelle feste paesane e credo che abbia influito molto sulla mia scelta artistica di cantare in friulano. Alla fine degli anni ‘80 ho fatto alcune canzoni che richiedevano una voce femminile. Non ho avuto dubbi: Edda era la più adatta per interpretare le canzoni che avevo scritto, inserite nel Cd Une ponte di vert.
Per Zampa il ricordo di Edda sgorga da una strofa di quella canzone che recita: “Se tu cjalàssis cuntun voli plui aten sigûr che tu ti nacuarzarèssis che tal desert e je une ponte di vert”. «Edda, sicuramente, era e rimarrà une ponte di vert» conclude il cantautore. I funerali di Edda Pinzani, che abitava con il marito in via Planis e lascia due figli, saranno celebrati domani alle 15.30 alle Grazie.
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