Lutto nel mondo dell’agricoltura friulana, è morto Oliviero Della Picca

UDINE. L’agricoltura del Friuli Venezia Giulia perde una delle sue voci più autorevoli. Dopo avere a lungo combattuto, domenica sera è morto a 61 anni Oliviero Della Picca, vinto da una grave malattia che l’aveva colpito poco meno di 10 anni fa. Lascia la moglie Silva e i figli, Margherita e Davide.
Della Picca dal 2000 a oggi si è avvicendato senza soluzione di continuità alla guida della Coldiretti regionale, dell’associazione Allevatori Fvg e infine del Consorzio agrario del Friuli Venezia Giulia. Incarico, quest’ultimo, che Della Picca aveva lasciato lo scorso dicembre per votarsi alla battaglia più importante, quella contro un male che alla fine non gli ha lasciato scampo.
La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente, piegando nel cordoglio l’intero mondo dell’agricoltura e della zootecnia friulana per cui il 61enne, originario di Mereto di Tomba, è stato un punto di riferimento. Convinto “tifoso” di questa regione e delle sue tante ricchezze aveva portato all’attenzione nazionale la malga Montasio – complice il Giro d’Italia (al suo primo arrivo in malga) e l’incontro con il “patron” Enzo Cainero -, dando vita in seno al consorzio agrario a diverse filiere, dal vino al pane, fino alla quarta gamma e ancora al latte, divenuto, dopo il tentativo fallito di salvare le Latterie friulane, un progetto proprio del consorzio che oggi propone al mercato una sua gamma di prodotti lattiero-caseari a marchio Blanc.
Della Picca ha lavorato dietro le quinte a questi e altri progetti di sviluppo, come ancora i marchi della Brovada, dell’Asparago bianco, della ricotta friulana, realizzati quand’era alla direzione di Coldiretti.
Nato a Mereto di Tomba nel 1953, Della Picca si era laureato all’Università di Trieste in giurisprudenza con una tesi in materia di cooperazione agricola. Il suo carattere volitivo l’aveva dimostrato subito, mantenendosi agli studi, dopo la prematura scomparsa del padre, con il lavoro nell’azienda agricola di famiglia. Era anche uno sportivo. Calcatore e ciclista. Un uomo appassionato, che tanto ha dato all’agricoltura di questa regione cui lascia una lezione di cui far tesoro.
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