Lutto in Valcanale, è morto Tarcisio Pitacco

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Grave lutto per il mondo dell’imprenditoria tarvisiano. È morto ieri Tarcisio Pitacco, 83enne che, dagli anni Sessanta era stato protagonista dello sviluppo economico del capoluogo della Valcanale. Il suo decesso, assistito amorevolmente dai figli Alessandra e Igino e dai cari nipoti, è avvenuto al reparto di Pneumologia dell’ospedale di Udine.
Pitacco era l’imprenditore che s’era fatto da solo. La morte del padre Gino a metà degli anni Cinquanta, lo costrinse, appena 17enne, a occuparsi della conduzione della falegnameria di famiglia. Con la madre, il fratello e i collaboratori seppe dare impulso all’impresa artigiana di via Diaz, che poi ampliò realizzando un capannone in via Gorizia dove si specializzò nella produzione di serramenti. In quell’azienda operavano fin dal 1966 una ventina di dipendenti.
Nel frattempo, in via Diaz avviò un negozio di ferramenta e, negli anni Ottanta, trasformò il laboratorio di via Gorizia in show room di prodotti per l’edilizia. Persona d’ingegno e laboriosa ha avuto nella moglie Anna Egger, morta a gennaio, una preziosa collaboratrice.
Pitacco era un imprenditore che credeva nello sviluppo turistico: aveva contribuito a fondare la prima scuola di sci, aveva fatto parte del consiglio di amministrazione della Spa Lussari ed era stato fra i fondatori, con l’ingegner Carlo Melzi, della Cassa Rurale e Artigiana di Camporosso.
Pitacco era stata anche presidente della stalla sociale di Ovedasso, sa dove proveniva la sua famiglia.
L’imprenditore è stato attivo fino a pochi mesi fa collaborando assieme alla figlia Alessandra che ha preso in mano le redini dell’azienda. Lascia anche il figlio Igino che insegna ingegneria all’Università di Udine. La cerimonia funebre sarà celebrata martedì alle 14. 30, nella chiesa parrocchiale di Tarvisio. —
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