L’Utea fa i conti anche con la crisi

Buon andamento delle iscrizioni a lezioni e gite, frenata per i laboratori

CORDENONS. I numeri delle iscrizioni a corsi e laboratori, in casa dell’Università della terza età di Cordenons, promettono bene, tanto che il presidente Celso Ongaro conta di bissare le cifre del 2011, quando si raggiunsero i 530 iscritti. Le adesioni sono ancora aperte, ma almeno per quanto riguarda quelle alle lezioni tutto fa bene sperare. «Se un calo ci sarà, tuttavia – mette le mani avanti Ongaro –, potrebbe verificarsi per i laboratori, che partiranno a gennaio». In questo caso il costo a carico dell’iscritto è più elevato che non quello delle lezioni. «Anche i nostri iscritti risentono della crisi e per alcuni il costo dei laboratori pare stia diventando difficile da sostenere», dà una motivazione il presidente.

In merito ai costi, l’associazione fa il suo per mantenerli abbordabili, accollandosi la metà della spesa, ma giocoforza per mantenere il bilancio in pareggio deve chiedere lo stesso sforzo agli iscritti. A non essere toccate, invece, sono le gite di una giornata, che sembrano ancora alla portata economica dei sodi Utea. «Si tratta di una tendenza – spiega il presidente – che si sta registrando da quest’anno non soltanto nella nostra Utea, ma anche in quelle di Udine, Trieste, San Vito, Maniago e Spilimbergo, per citare le Università della terza età con cui mi sono confrontato». Colpa della crisi che pesa anche sulle pensioni e di contributi provinciali che negli ultimi anni sono andati calando.

«Per quanto riguarda il contributo del Comune – prosegue Ongaro – siamo tranquilli, dato che ogni anno si è aggirato sui 6 mila euro. Dalla Provincia invece non abbiamo ancora notizia di quanto e quando ci verrà dato». Una notizia buona quest’anno però c’è, anche se si ferma al 2012 e non oltre, almeno per il momento. «Dopo una battaglia che tutte le Università della terza età del Friuli Venezia Giulia hanno condotto in questi ultimi anni – ricorda Ongaro – la Regione ha infatti costituito un fondo di 150 mila euro da suddividere in base al numero degli iscritti al 31 dicembre 2011». Per Cordenons, che è la terza Utea per numero di tessere in provincia di Pordenone, ci sono buone prospettive.

Intanto l’associazione cordenonese si prepara ai lavori dell’assemblea ordinaria dei soci, prevista per martedì 30 ottobre, alle 17, nella sala consiliare dell’Aldo Moro. All’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del bilancio consuntivo dell’esercizio 2011-2012, che chiude in pareggio.(m.bi.)

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