Lupi nella pedemontana: il naturalista riesce a fotografarli da vicino
Travesio, Sandro Marescutti si è imbattuto in una coppia di esemplari adulti. «Li ho avvicinati a 150 metri». In passato altri “scatti”, ma con le fototrappole

TRAVESIO. A tu per tu con il lupo. Anzi, in questo caso i lupi visto che è una coppia, trattandosi distintamente di un esemplare maschio e di un esemplare femmina, quella immortalata da Sandro Marescutti, libero professionista residente a Travesio e fotografo naturalista per passione, non nuovo a questo genere di imprese. Già quattro anni fa una delle foto trappole di Marescutti, posizionata nei boschi della Val Cosa, in comune di Clauzetto, aveva “catturato” l'immagine di un lupo di sesso non identificabile vista la scarsa nitidezza dell'immagine.
Uno scatto, quello di Marescutti successivo alla scoperta in Val Tramontina, da parte di Marco Pavanello e Angelo Leandro Dreon – colleghi nel corpo della polizia locale della Provincia e accomunati dalla passione per l’ambiente, frutto anche degli studi universitari in scienze naturali – di due esemplari di lupo: li avevano rilevati dalle fototrappole, dopo decenni di assenza nel Pordenonese. Un avvistamento di straordinaria importanza scientifica, tutt’altro che frutto del caso, seguito ad altri avvistamenti di una coppia precedentemente avvenuti in Alto Adige e sui monti Lessini, a cavallo tra le province di Verona e Trento. Coppia con tutta probabilità formata da un lupo maschio di origine slava, ribattezzato Slavc, e da un lupo femmina italiana, ribattezzata Giulietta.
«Stavolta è andata ancor meglio – afferma Marescutti – Erano le 8 di lunedì: durante una passeggiata nei boschi della Pedemontana pordenonese me li sono ritrovati davanti.È la prima volta che mi capita di incontrarli così da vicino, di giorno, e riuscire a fotografarli a una distanza di al massimo a 150 metri». «Mi sono avvicinato a loro cercando di non disturbarli mentre erano intenti a cibarsi di una preda, probabilmente una volpe: è stata un’emozione grande» sottolinea.
Che i lupi da tempo abbiano ricominciato a popolare le montagne e le colline pordenonesi è noto. Ma un conto è immaginarli nei boschi, un altro riuscire a fotografarli. «Mi auguro che nessuno, fotografi a parte, vada alla ricerca di questi animali» si raccomanda il travesiano, che ammette: «Devo dire che, lupi a parte, di cui a mio avviso almeno tre potrebbero essere le coppie presenti in Friuli Venezia Giulia, soprattutto nelle nostre zone, nella Pedemontana e lungo il greto del Tagliamento dimorano specie davvero rare come il biancone, rapace che si nutre prevalentemente di serpenti, il falco pescatore per non parlare del gatto selvatico. Animali che sono riusciti a fotografare. Ora all’appello mancano l'orso e la lince».
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