Lunedì sarà depositata la perizia balistica, inquirenti a caccia del movente del killer

Non darà la firma dell’assassino, ma consentirà di restringere la rosa di modelli dell’arma usata dall'omicida

PORDENONE. Non darà la firma dell’assassino, ma consentirà di restringere la rosa di modelli dell’arma usata dal killer. La perizia balistica, affidata all’esperto Piero Benedetti, che ha già collaborato in importanti indagini, da Unabomber al caso di Marta Russo, arriverà in Procura lunedì 20 luglio.

Gli esami tossicologici, invece, hanno dato esito negativo: Teresa Costanza e Trifone Ragone non hanno fatto uso di alcuna sostanza proibita. È tuttora in corso la perizia informatica sui computer portatili e sugli smartphone dei due ragazzi.

Si cerca, nelle maglie delle conversazioni via web o dei messaggi, il movente del duplice omicidio. Sono state passate al setaccio centinaia di conversazioni. Quasi a quota 500 i verbali di persone informate sui fatti raccolti dai carabinieri in mesi di indagini serrate: sono stati vagliati tutti i contesti sociali e lavorativi frequentati dai ragazzi, dalla Puglia a Milano, da Zelo di Buon Persico a Pordenone, dalla palestra di Lugano in Svizzera agli ambienti di Favara, la cittadina dalla quale è emigrata, verso Lodi, la famiglia Costanza.

Al vaglio degli inquirenti anche le riprese delle telecamere collocate a Pordenone e Cordenons, anche se come sottolineato dai Ros esistono zone scoperte dagli impianti di videosorveglianza attraverso le quali il killer può essere sfuggito. Nessun nome è stato al momento iscritto nel registro degli indagati.

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