Luci rosse sul Torre per soli uomini: blitz della Polizia fra profughi e over 60

UDINE. Pattugliamenti anti-prostituzione etero ed omosessuale in città e nella prima periferia. La polizia in questi giorni ha setacciato il “quadrilatero a luci rosse”, compreso essenzialmente – ma non solo – tra via Ciconi, via Battistig, viale delle Ferriere e via Tullio.
Gli agenti, oltre a borgo stazione, hanno monitorato anche le zone verdi adiacenti al fiume Torre che, da tempo, sono utilizzate come luogo di ritrovo da chi è in cerca di incontri a sfondo sessuale e omosessuale.
In quell’area gli uomini della questura hanno identificato, l'altro pomeriggio, sei giovani richiedenti asilo di origine pakistana e attualmente ospitati all’ex caserma Cavarzerani.
Fermati e controllati nelle vicinanze anche sei uomini residenti in Friuli, tutti over sessanta. Recentemente la polizia aveva ricevuto alcune segnalazioni relative a un ricorrente viavai nella zona del greto alla quale si accede percorrendo una stradina che parte da via Cividale. Durante le verifiche di venerdì, comunque, non è emerso nulla di anomalo.
Solo una nigeriana, controllata in città, è risultata clandestina ed è stata espulsa. Tra giovedì e sabato scorsi sono stati effettuati anche servizi nei pressi delle stazioni: gli agenti della Squadra volante, in collaborazione con i colleghi della Mobile, dell’Immigrazione e del Reparto prevenzione crimine di Padova (specializzato negli interventi in strada e in quelli di ordine pubblico), hanno identificato complessivamente 293 persone ed effettuato accertamenti su ben 895 veicoli.
Ciò è stato possibile grazie all’utilizzo del sistema Mercurio che consente in poco tempo e in modo automatizzato di sapere, attraverso il numero di targa, se si ha di fronte un veicolo rubato oppure un mezzo che non è coperto da assicurazione. In città e nell’hinterland sono stati allestiti undici posti di blocco.
Due persone sono state “pizzicate” in città nonostante a loro carico fosse stato emesso un Divieto di ritorno: entrambe sono state denunciate. È stato anche rintracciato un romeno sul quale pendeva un ordine di carcerazione. Lo stesso giovane è stato anche segnalato per il possesso di una bomboletta di gas lacrimogeno.
I servizi di monitoraggio del fenomeno della prostituzione in città verranno ripetuti anche nelle prossime settimane. Stando agli ultimi dati raccolti dalla questura, comunque, emerge che nel capoluogo friulano sono sempre attive, in media, una quindicina di lucciole.
Una buona metà sono romene, mentre altre sono di origine africana. Vi sono anche due transessuali e alcune sudamericane. Si possono incontrare percorrendo le “solite” vie: basta imboccare via Battistig, all’angolo con via De Rubeis. O girare in via Ciconi. Altre presenze, inoltre, in via Tullio e viale delle Ferriere, fino alla zona di piazzale Cella.
Di solito le ragazze utilizzano punti d’appoggio sparsi in città o più raramente raggiungono insieme ai clienti luoghi più appartati rispetto alle vie cittadine.
Non molto tempo fa la polizia aveva sospeso l’attività di un affittacamere che si trova a due passi da via della Cernaia perché le presenze – e tra queste c’erano diverse prostitute – non venivano registrate correttamente.
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