Lovison: ora coinvolgiamo artigiani e commercianti

Parla il neopresidente del Consorzio della scuola mosaicisti di Spilimbergo L’insediamento avverrà a breve, ieri il primo incontro col direttore dell’istituto
Di Guglielmo Zisa

SPILIMBERGO. Per l’insediamento dovrà attendere ancora qualche giorno, ma ha già incontrato ieri il direttore della scuola Gian Piero Brovedani per risolvere le prime pratiche burocratiche, il nuovo presidente del Consorzio della Scuola mosaicisti del Friuli di Spilimbergo Stefano Lovison. A lui, a larga maggioranza, l’assemblea dei soci ha deciso di affidare il timone dell’istituto di via Corridoni per il prossimo quinquennio. Succede dopo tredici anni ininterrotti di presidenza affidata ad Alido Gerussi. Un addio amaro per l’ex sindaco di Spilimbergo (bocciato nonostante la ricandidatura) che lascia nelle mani di Lovison un’eredità importante, fatta di sfide che il neopresidente «è ben consapevole di dover e poter affrontare con il giusto spirito di chi ha voglia di mettersi in gioco».

Lovison, 55 anni, spilimberghese doc, è un nome importante in città. Studi in ragioneria all’istituto tecnico commerciale Mattiussi di Pordenone, dal 1981 al 2014 è stato contitolare prima e poi presidente e amministratore delegato dell’azienda di famiglia, l’omonimo salumificio le cui produzioni sono fiore all’occhiello tra le specialità del Friuli Venezia Giulia. Regione che oggi «ho il piacere e l’onore di rappresentare in qualità di consigliere e membro dell’organo esecutivo dell’Ente Friuli nel mondo», sodalizio di cui è entrato a fare parte nel dicembre di due anni fa. Ed «internazionalità» accanto a «qualità» sono le parole d’ordine che il presidente, fin da subito, ha deciso di sposare per il mandato che va a iniziare, forte della trentennale esperienza imprenditoriale: «Dire che sono emozionato per l’incarico, così importante, che mi è stato affidato, è poco», afferma. «È un onore potermi spendere per la mia città, la città che amo, e per la mia regione e, ammetto che quando il sindaco di Spilimbergo Renzo Francesconi mi ha espresso la sua volontà di indicarmi quale nuovo presidente della Scuola, sostenendo la mia candidatura, non ho potuto, ovviamente, dirgli di no».

L’imprenditore è pronto sin da subito «a rimboccarsi le maniche per il bene dell’istituzione che è il fiore all’occhiello della città». Da imprenditore di lungo corso ha già le idee chiare sulle prime cose da fare, compresa la volontà di mettersi attorno a un tavolo con i principali “stakeholders” e, «attraverso un confronto che possa essere costruttivo, ragionare su come proprio attorno alla scuola, forte dei suoi 35 mila visitatori l’anno, si possano realizzare iniziative di cui possano beneficiare gli artigiani, non solo mosaicisti, e i commercianti che qui, a Spilimbergo, hanno le loro attività».

Una scelta, quella di Lovison alla guida della Irene da Spilimbergo, “benedetta” proprio dal sindaco: «Oltre che essere un amico, Stefano è una persona capace, fuori dai giochi della politica. Sono certo che sarà una figura che unirà piuttosto che dividere e non resta che fargli gli auguri per l’avventura che lo attende».

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