L’“Ostello del ciclista” aprirà a Fusine

La struttura ricavata nel Centro visite. Bando del Comune per l’affidamento della gestione

TARVISIO. L'Ostello del ciclista ricavato al Centro visite di Fusine, potrà svolgere il suo ruolo di importante posto-tappa per gli amanti delle due ruote che percorrono la pista ciclabile realizzata lungo il sedime dell'ex ferrovia Boscoverde – Fusine e anche di prezioso punto di partenza per i visitatori dello splendido ambiente naturale dell'area dei Laghi di Fusine, fin dall’imminente stagione estiva. Infatti, l'amministrazione comunale che ha ristrutturato l'edificio grazie a un contributo europeo del programma 2007 – 2013 di cooperazione transfrontaliera Italia – Slovenia, ha indetto un avviso pubblico di manifestazione di interesse per l'affidamento delle gestione dell'Ostello del ciclista, che dispone di una reception-ufficio, una sala multimediale, una cucina-sala da pranzo, 6 camere con servizio, per un totale di 17 posti letto, un alloggio per il custode e un’area verde esterna.

Il programma comunitario, spiega il vicesindaco Renzo Zanette, ha reso possibile un investimento di 550 mila euro complessivi. Una parte del finanziamento è stato destinato alla realizzazione delle coperture dei 4 impianti per il noleggio delle bici posti lungo la ciclabile e del percorso tematico della torbiera di Scichizza, il vicino e pregiato sito di interesse comunitario, e 250 mila per l'adeguamento del centro. Anche sul sito internet del Comune si può prendere visione del bando che scade il 14 aprile, termine entro il quale devono essere presentate le proposte all'ufficio protocollo del comune.

«L’ostello del ciclista rappresenterà un’importante struttura per il nostro territorio – spiega il sindaco Renato Carlantoni -, la sua posizione, di alto valore naturalistico, ha una caratteristica unica, che attrarrà moltissimi visitatori, sportivi e turisti. E chi gestirà la struttura che riteniamo di servizio, non dovrà corrispondere alcun canone all’amministrazione comunale, e otterrà una concessione di sei anni, eventualmente rinnovabile per altri sei».

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